Alto Adige – Svizzera, inaugurata la prima fognatura transfrontaliera

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pab-fognatura-impiantoL’opera che tutela l’ambiente della Val Monastero trasporta i liquami del comune svizzero di Val Müstair all’impianto venostano di Glorenza e lunga 637 metri

La tutela dell’ambiente dell’alta Val Monastero fa un passo avanti con l’attuazione della convenzione di collaborazione trentennale fra la Comunità comprensoriale Val Venosta ed il comune svizzero Val Müstair, a seguito del quale è stata realizzata la prima canalizzazione primaria transfrontaliera.

La canalizzazione primaria convoglia le acque di scarico del comune Val Müstair nel Cantone svizzero dei Grigioni riferita a 1.545 abitanti effettivi (e per 4.000 abitanti equivalenti) al depuratore dell’Alta Val Venosta a Glorenza collegandosi con la rete di canalizzazione a Tubre.

L’impianto già tratta gli scarichi dei comuni di Curon Venosta, Malles, Sluderno, Glorenza e Tubre per 10.700 abitanti effettivi (e per complessivi 30.000 abitanti equivalenti). Le tubazioni partono dal vecchio depuratore di Val Müstair “Sot Rivas” per una lunghezza complessiva di 637 metri, di cui 350 in territorio altoatesino. Presso il vecchio depuratore a Val Müstair avviene la stima del flusso che non può superare i 36 litri al secondo; qualora tale soglia viene superata le acque reflue vengono trattenute in un bacino di raccolta.

All’inaugurazione dell’opera, avvenuta in due tappe, una a Val Müstair, presso il depuratore “Sot Rivas”, e l’altra a quello dell’Alta Val Venosta a Glorenza, l’assessore provinciale Richard Theiner ha sottolineato l’importanza del collegamento transfrontaliero, primo del suo genere, che riveste una funzione di modello: con l’opera si è potuto risparmiare negli investimenti e nei costi di gestione salvaguardando l’ambiente.

Negli ultimi 25 anni, come ha riferito Theiner, la provincia di Bolzano ha investito oltre 922 milioni di euro negli impianti di depurazione e nella rete di canalizzazione garantendo così una tutela efficiente della acque di falda e superficiali. Attualmente sono 49 gli impianti di depurazione in funzione in Alto Adige con una capacità di oltre 1,9 milioni di abitanti equivalenti. Se il 97,2% degli abitanti equivalenti, ovvero 1,6 milioni (compresi i turisti, le industrie, caserme, ospedali e pendolari), sono collegati alla rete di canalizzazione ed ai depuratori pubblici, restano circa un 1% di utenti che potranno essere collegati in futuro, mentre un altro 1,8%, dislocati in insediamenti sparsi, non potranno essere collegati neppure in futuro.