La Giunta provinciale di Trento approva la bozza della finanziaria 2012: risorse per 4.637 milioni di euro

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Taglio degli oneri a carico delle imprese

La Giunta provinciale ha approvato la manovra finanziaria 2012, che ora passa in Consiglio provinciale per la discussione. Il documento contabile della provincia di Trento prevede per il 2012 risorse in bilancio per complessivi 4.637,0 milioni di euro. Una “manovra all’insegna di crescita, innovazione, coesione sociale, sobrietà, con una grande attenzione è rivolta ai giovani, con interventi articolati per contrastare la crisi occupazionale, garantire a tutti le migliori opportunità formative, favorire l’imprenditoria giovanile. Sul versante tributario si propone di confermare tutte le agevolazioni Irap già in essere e di introdurre inoltre ulteriori agevolazioni cumulabili con le precedenti, per le nuove imprese e per quelle che reinvestono sul territorio.

La manovra prevede fra le altre cose tutta una serie di azioni per l’occupazione e la valorizzazione del capitale umano, dei giovani in particolare. Le priorità in questo campo sono l’occupazione giovanile, il rafforzamento dell’apprendistato, la stabilizzazione dei rapporti di lavoro per gli “atipici” e i giovani genitori, la promozione dell’occupazione femminile e dell’imprenditoria giovanile. La manovra delinea dunque un vero e proprio “patto sociale per i giovani”, coinvolgendo tutte le parti sociali ed economiche.

Fra le altre nuove misure previste, la riorganizzazione del settore pubblico provinciale, che comporterà l’accorpamento delle strutture in aree omogenee e la creazione di centri di servizio unitari per i diversi livelli di governo, da organizzare in una logica di rete, ma anche misure di semplificazione burocratico-procedurale e di contenimento delle spese (da quelle discrezionali a quelle di locazione degli immobili). Altre misure riguardano il coinvolgimento di finanziamenti privati per la realizzazione di opere pubbliche strategiche (come il nuovo ospedale o impianti per lo smaltimento dei rifiuti), l’istituzione di fondi per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica della prima casa, l’innalzamento dell’età per l’accesso al “Progettone” (le donne da 46 a 49 anni, gli uomini da 51 a 53) che assicura un futuro occupazionale a lavoratori espulsi dal mondo del lavoro fino alla pensione.

Per quanto riguarda le entrate, per le aliquote Irap si confermano tutte le agevolazioni già in essere: riduzione dello 0,46% per tutti i soggetti; riduzione di un ulteriore 0,46% ai soggetti che versano i contributi per la cassa integrazione guadagni; rimodulazione dell’agevolazione per i soggetti che versano contributi agli Enti bilaterali, prevedendo, in luogo della detrazione, una riduzione d’aliquota dello 0,23%; proroga dell’aliquota agevolata del settore agricolo – 0,90% – stabilita attualmente sino al 2011; conferma delle esenzioni per le Onlus e Apsp. A queste si aggiungono interventi di carattere innovativo: una ulteriore riduzione dell’1% per i soggetti che accrescono i mezzi propri dell’azienda attraverso il reinvestimento degli utili per un importo almeno pari ad una percentuale predefinita della base imponibile Irap (7%, con possibilità di integrazione con altri versamenti qualora gli utili non siano sufficienti), con il vincolo triennale di non ridurre il capitale netto; una riduzione di aliquota dello 0,46% alle imprese che erogano finanziamenti alle Apt di ambito in una percentuale non inferiore all’1% della base imponibile Irap e comunque entro un limite minimo in valore assoluto stabilito dalla Giunta provinciale, superando così le problematiche relative all’attivazione del tributo sul turismo; una forte riduzione (2% per i primi 5 anni) per le nuove attività produttive intraprese dal 2012 nel territorio provinciale in modo da incentivare nuovi insediamenti produttivi in Trentino.

In un altro provvedimento, la Giunta ha provveduto a ridurre gli oneri amministrativi per creare un ambiente favorevole per le piccole e medie imprese eliminando gli adempimenti obsoleti, ripetitivi o eccessivi, ossia “sproporzionati” in relazione alla dimensione delle imprese, al settore di attività e alla necessità di tutelare gli interessi pubblici coinvolti.

Sulla base della norma “taglia oneri” inserita nella finanziaria 2011 (legge provinciale n. 27 del 27 dicembre 2010), che all’art. 19 prevede che la Provincia promuova un piano straordinario di azioni per ridurre del 25% entro cinque anni gli oneri amministrativi a carico delle imprese derivanti da obblighi informativi previsti dalla normativa provinciale, semplificando la richiesta di tali informazioni e accelerando l’acquisizione d’ufficio delle stesse con l’uso delle tecnologie o attraverso convenzioni con enti e istituzioni per l’accesso diretto ai relativi archivi informatici, si è provveduto a misurare gli oneri amministrativi a cui vanno incontro le imprese, con una stima monetaria da effettuarsi tramite una specifica indagine conoscitiva, anche in collaborazione con le Associazioni di categoria, il Consorzio dei Comuni e la camera di Commercio. Sulla base di questa indagine conoscitiva, si è evidenziato una ridotta partecipazione diretta delle imprese intervistate nella gestione della pratica (i più si affidano infatti a consulenti esterni, oppure – ma in misura minore – delegano l’incombenza alle rispettive associazioni di categoria) ma anche una scarsa percezione immediata dell’onere amministrativo cui devo adempiere per ottenere un contributo o un’autorizzazione.

Dalla ricerca è emerso che per il settore “esercizi alberghieri” la spesa stimata a carico delle imprese ammonta a poco più di un milione di euro; per il settore “esercizi di somministrazione di alimenti e bevande aperti al pubblico” la spesa stimata è di 520mila euro all’anno; per il settore delle agevolazioni per i frutteti, la stima è di poco meno di 20mila euro; infine per gli incentivi alle attività economiche, la stima è di 1 milione e 470mila euro.