Crescono i casi di allergie per l’utilizzo di tinture per capelli utilizzate in modo non professionale

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Lino Fabbian
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Lino FabbianFabbian (acconciatori Confartigianato): “fai-da-te ed abusivismo amplificano il rischio”

La recente morte di una diciassettenne inglese a seguito di una forte reazione allergica ad una tintura per capelli ha messo in allarme il mondo di coloro che utilizzano questa tipologia di prodotti.

“Mi sento di rassicurare tutte queste persone – dichiara Lino Fabbian, presidente regionale veneto e nazionale degli acconciatori di Confartigianato – sulla rarità di questi incidenti che devono però essere occasione per soffermarsi un momento sul corretto utilizzo di certe sostanze”.

“Che la para-fenilendiammina (PPD), sostanza colpevole a quanto sembra dell’incidente inglese, normalmente utilizzata nelle tinture permanenti per capelli assieme ad altri composti chimici appartenenti alla famiglia delle ammine aromatiche, siano causa di allergie anche gravi è noto da tempo” dice Fabbian, secondo cui “l’utilizzo corretto dei prodotti, la loro affidabilità unitamente alla garanzia di una etichettatura corretta sulla loro composizione riducono pero i rischi praticamente a zero. Per questo motivo diventa sempre più importante rivolgersi a personale specializzato, professionalmente competente ed aggiornato come sono gli acconciatori. Fai-da-te, operatori abusivi che vanno di casa in casa e saloni condotti, ad esempio, da cinesi non sono infatti in grado di garantire tutto questo aumentando il rischio di casi di allergia anche gravi”.

“Proprio per garantire sempre maggiore sicurezza ed un servizio all’altezza della situazione –prosegue Fabbian – nel recente rinnovo del contratto nazionale di lavoro per le imprese di acconciatura, abbiamo introdotto la possibilità di affittare una parte del proprio salone ad un collega professionista che per ragioni diverse non abbia a disposizione locali adeguatamente attrezzati. Ciò rappresenta una efficace quanto originale misura contro il lavoro nero che consente a tutti i professionisti di rimanere sul mercato. In una situazione economica qual è quella attuale, è infatti estremamente difficile da parte delle imprese che operano nella legalità fronteggiare la concorrenza sleale ad opera di soggetti che eludono ogni genere di normativa e vincolo. I danni dell’abusivismo e del “fai da te”, che spesso non rispettano le più elementari norme igieniche e di sicurezza, non danneggiano solo la concorrenza leale tra imprese e lo Stato attraverso l’evasione fiscale, ma anche la salute stessa dei cittadini, come ha dimostrato il recente incidente. Deve essere ben chiaro a tutti – conclude Lino Fabbian – che solo l’acconciatore professionista, nel suo salone rispettoso delle norme, garantisce sicurezza, serietà e alta qualificazione”.

Il fattore prezzo non può essere il discrimine di tutto, specie quando si tratta di salute e di sicurezza.