Blitz di Bond e Donazzan in Consiglio regionale del Veneto a favore dei marò fermati in India

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PDL blitz marò elena donazzan dario bond 3 1Srotolato sul Canal Grande uno striscione: “salviamo i nostri marò, non c’è tempo da perdere”

Un blitz in piena regola per sensibilizzare cittadini, turisti e Istituzioni. Il capogruppo del Pdl nel Consiglio regionale del Veneto, Dario Bond, e l’assessore regionale Elena Donazzan sono stati protagonisti a metà pomeriggio di una dimostrazione a Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto.

I due esponenti del Popolo della Libertà hanno srotolato da uno dei poggioli del palazzo che si affacciano sul Canal Grande e, in particolare, sulla Chiesa della Madonna della Salute uno striscione che chiede la liberazione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri del reggimento San Marco della Marina Militare trattenuti in India da circa dieci giorni con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani dopo averli scambiati per pirati che stavano per assaltare una nave mercantile italiana.

“Siamo qui per lanciare un messaggio forte e inequivocabile. Sul Canal Grande passa tutto il mondo”, affermano Bond e Donazzan, convinti che serva una mobilitazione ancora più ampia per favorire la liberazione dei due soldati.

“Erano lì per difendere un’attività economica italiana, in un ambiente lontanissimo da casa e non facile da tutti i punti di vista”, sottolinea il capogruppo del PdL, promotore dell’iniziativa accanto alla collega Donazzan: “sia chiaro”, dice Bond, “questa non vuole essere una battaglia singola del nostro partito, ma una campagna di sensibilizzazione e solidarietà che mira a coinvolgere tutta la società civile italiana”. Sulla stessa lunghezza d’onda Donazzan, che rimarca l’appartenenza dei due marò al Reggimento San Marco, “un corpo che sentiamo profondamente nostro”.

E proprio sul principio di appartenenza si sofferma l’assessore: “dobbiamo sostenerli con fermezza e orgoglio. Devono sentire la nostra vicinanza morale e materiale. Oggi siamo qui anche per dire che non li lasceremo soli”. “In un momento così difficile per l’Italia occorre dire grazie a questi due ragazzi e a tutti quelli come loro che difendono il nostro Paese e le nostre attività nel mondo”, conclude Bond.