Oltre 6.000 cappelli piumati da Trentino, Alto Adige e Tirolo riuniti in una grande kermesse. Polemica sui costi (150.000) euro sostenuti da provincia di Trento e regione Trentino Alto Adige
All’insegna di Dio, patria e famiglia, oltre 6.000 Schützen, le storiche milizie popolari tirolesi, si sono dati appuntamento con i loro numerosi accompagnatori a Folgaria, al confine tra Trentino e Vicentino all’insegna della neonata Euroregione tirolese, anche se nessun riferimento secessionista o dichiarazioni inneggianti all’autodeterminazione è stato proferito nel corso dell’evento che per due giorni ha riempito gli alberghi dell’altipiano per la felicità degli operatori del settore.
Sotto gli occhi compiaciuti del presidente della provincia di Bolzano Luis Durnwalder e di tanti esponenti autonomisti trentini sono sfilati migliaia di cappelli piumati con i loro ricchi costumi d’ordinanza (ciascuno può costare anche oltre 1.500 euro, in gran parte pagati da contributi pubblici).
A fare gli onori di casa, il presidente della federazione trentina degli Schützen, Paolo Dalprà, che “dopo mesi vissuti all’inferno ha toccato con mano il Paradiso” visto il successo della festa. Numerosi i politici presenti all’evento, in prima fila gli esponenti del Patt, partito che foraggia amorevolmente con ogni sorta di contributo le milizie popolari tirolesi. Una manifestazione sicuramente folkloristica, ma che è anche un richiamo alle proprie identità storiche e cultuali, che si rifà ad un Tirolo ante 1918, quando Tirolo, Alto Adige e Trentino formavano un’unica realtà sotto l’impero austriaco.
Evento sicuramente di grande impatto turistico, che ha catalizzato sull’altopiano di Folgaria turisti e curiosi da tutto il Tirolo storico e anche dal vicino Veneto che ha coinvolto oltre 300 volontari per la riuscita della manifestazione che non è stata esente da polemiche, in particolare quelle legate al suo costo: Giorgio Leonardi, consigliere provinciale di Trento e segretario trentino del PdL rimarca come “provincia di Trento e regione Trentino Alto Adige non hanno badato a spese, stanziando complessivamente 150.000 euro in un momento dove si dovrebbe amministrare con maggiore oculatezza le scarse risorse disponibili, indirizzandole verso i reali bisogni della popolazione”.
Per Leonardi “sfilare contro lo Stato italiano e contro l’istituzione Repubblica è un nonsenso, oltre che costituire uno sperpero di denaro pubblico che si poteva destinare ad altri finalità. Se penso alle tante centinaia di alpini che in contemporanea silenziosamente stanno operando tra mille rischi personali al salvataggio delle popolazioni terremotate dell’Emilia Romagna mentre a Folgaria si fa sfoggio di opulenza e grandi libagioni grazie ai soldi pubblici mi sale un’indignazione grandissima”.
