Euroregione adriatica a convegno a Trieste

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FVG riunione INCE trieste 1All’ordine del giorno il corridoio Adiratico-Baltico e la cooperazione comunitaria verso SudEst

Si è riunita a Trieste nella Sala Rossa della Camera di commercio per due giorni di dibattiti ed approfondimenti la VII riunione dell’Euroregione Adriatica. Non solo all’incrocio tra il Corridoio Mediterraneo e quello Baltico Adriatico (cioè tra due dei maggiori assi di trasporto che l’Unione europea si appresta a varare adottando l’iniziativa “The Connecting Europe Facility”, che rappresenterà l’ossatura finanziaria delle reti trans europee dei trasporti 2014-2021), ma Friuli Venezia Giulia anche al centro degli interessi delle tre grandi “strategie” definite o in via di definizione da parte della Ue per la cooperazione territoriale comunitaria nel Sud-Est dell’Europa.

In questa parte d’Europa, come è stato evidenziato nel corso del seminario promosso a Trieste d’intesa tra Commissione europea, ministero italiano degli Affari esteri e regione Friuli Venezia Giulia – con la partecipazione degli assessori alle relazioni internazionali e comunitarie, Elio De Anna, ed alle infrastrutture, Riccardo Riccardi – con la creazione delle macroregioni Baltica, di quella Danubiana e di quella Adriatico-Ionica, “naturale prosecuzione proprio della direttrice ferroviaria baltico-adriatica”, ha osservato lo stesso De Anna, il Friuli Venezia Giulia viene ad assumere una rilevanza strategica nell’Europa a 27 e nelle prospettive di allargamento verso l’area balcanica.

 

FVG Renzo Tondo Ana Hrustanovic Ambasciatore Serbia a Roma Gerhard Pfanzelter Segr Gen INCE 1

La grande “regione” adriatico-ionica, che riguarderà 8 paesi, di cui tre già partner Ue (Italia, Slovenia e Grecia), e per la parte nazionale tutte le regioni italiane bagnate da questi due mari (dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia) risulterà dunque fondamentale per il Friuli Venezia Giulia e per il suo sviluppo, per tanti versi legato all’economia del mare ed a nuove politiche marittime. Come indicato dall’assessore De Anna e dal direttore Ue per gli Affari marittimi Monique Pariat, la nuova macroregione (il “lancio ufficiale” di questa strategia è prevista per il prossimo novembre) avrà tra le sue priorità la crescita e l’occupazione, la protezione ambientale, un’attività di pesca “responsabile e sostenibile”, lo sviluppo della cosiddetta “blue growth”, cioè turismo, ricerca ed innovazione in campo marittimo, nonché l’incremento di un trasporto via mare adeguato agli standard europei. Controlli e sicurezza diventano quindi fattori di competitività anche per i porti dell’Adriatico e per gli scali del Friuli Venezia Giulia, ha osservato Riccardi, che ha indicato nella macroregione Adriatico-Ionica “un’opportunità che va colta e che per la nostra regione va indirizzata e proiettata verso l’Europa centrale”.

La seconda giornata del seminario ha visto gli interventi del presidente della Regione Renzo Tondo, del sottosegretario agli Esteri Marta Dassù, del presidente del Molise Michele Iorio e del vicepresidente dell’Abruzzo Alfredo Castiglione, il vicepresidente Nikola Dobroslavic, presidente della Regione di Dubrovink, e l’ex presidente dell’Euroregione Ivan Nino Jakovcic, presidente della Contea Istriana della Croazia, mentre il commissario europeo per le Politiche marittime, Maria Damanaki, è intervenuto in videoconferenza. L’Euroregione Adriatica intende porsi come punto di riferimento essenziale per sviluppare la Strategia Adriatico-Ionica che l’Unione europea sta delineando in questi mesi, e che sarà destinata ad affiancarsi a quelle già approvate per le aree Danubiana e Baltica.

FVG Renzo Tondo con Michele Iorio Presidente Molise 1

Il presidente dell’Euroregione Adriatica e presidente del Molise, Michele Iorio, ha sottolineato perciò l’importanza di allargare le adesioni anche alle istituzioni locali che si affacciano sullo Ionio.

Nata nel 2006 a Pola, l’Euroregione Adriatica – di cui il Friuli Venezia Giulia è stato tra i fondatori – è un’associazione di cooperazione fra regioni ed enti locali che si affacciano sull’Adriatico, con l’obiettivo di rafforzare la stabilità dell’area e di promuovere lo sviluppo sostenibile. All’assemblea è stato sottolineato come l’Adriatico sia destinato a diventare a breve un “mare interno” dell’Unione europea. Si è inoltre deliberato all’unanimità l’ingresso del Comune di Ulcinj (Montenegro) e preso in esame una serie di progetti, tra cui la “Biennale Habitat 2012 Adriatico patrimonio dell’umanità”, in programma a cavallo tra 2012 e 2013, un’iniziativa che si propone di diventare un “incubatore di

Conoscenze” per promuovere lo sviluppo sostenibile.