Viabilità in Valsugana: sindaci soddisfatti a metà delle proposte della provincia di Trento

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Tassullo vista galleria rio maggiore alberto pacher
Tassullo vista galleria rio maggiore alberto pacherPacher: “depotenzieremo la Valsugana e non si farà la Valdastico”. Divina: “quelle di Pacher sono posizioni di regresso che condannano il Trentino alla marginalità”

Dopo essersi fatta attendere a lungo, la provincia di Trento per il tramite del suo vicepresidente Alberto Pacher (l’invitato governatore dimissionario Lorenzo Dellai era troppo impegnato a curare il suo futuro politico nazionale per occuparsi delle cosucce della Valsugana), si è finalmente svolto l’incontro chiesto dai sindaci della Valsugana, preoccupati dagli scenari di aumento del traffico in valle quando sarà completata la Pedemontana Veneta e il potenziamento della Valsugana nel tratto veneto.

Alle preoccupazioni dei sindaci, Pacher ha opposto la sua visione di politica dei trasporti, che punta a scoraggiare il traffico su gomma sulla statale 47 della Valsugana, che ha già raggiunto soglie “di guardia”, e potenziare invece il trasporto su rotaia: questo il messaggio lanciato ieri a Borgo Valsugana, nella sede della Comunità di Valle. Per Pacher che si è avvalso di uno studio del gruppo Clas, il problema del traffico in Valsugana non può essere risolto nemmeno con il completamento della Valdastico, che anzi aggraverebbe la situazione di Trento, ma solo con un approccio integrato al tema della mobilità di merci e persone facente perno sul raddoppio della ferrovia del Brennero e sull’intermodalità.

Pacher pensa che “sia opportuno mettere in campo delle strategie difensive sulla statale 47, evitando che si trasformi progressivamente in una autostrada. Dobbiamo mettere questa arteria nella condizione di non subire altri carichi veicolari e spostare progressivamente il traffico privato dalla gomma alla rotaia. Per questo vogliamo passare alla Provincia il servizio ferroviario sulla linea della Valsugana, cosa che inizieremo a fare all’inizio dell’anno prossimo”. Secondo l’assessore Pacher, “lo studio che abbiamo commissionato al gruppo Clas mostra del resto come la gran parte del traffico lungo la statale 47 si origini in Valsugana. Quindi lavorare in altre direzioni sarebbe perfettamente inutile. Dobbiamo invece scoraggiare l’aumento del traffico privato su gomma, che si scarica sulla tangenziale di Trento dove sfioriamo già oggi i 48.000 veicoli al giorno. Fra gli interventi possibili, oltre ad alcune opere mirate per risolvere problemi molto specifici, come rotatorie e allargamenti dove realmente servono, possiamo pensare di ridurre da 4 a 2 corsie l’attraversamento dei centri abitati. E’ evidente che questo comporterebbe un abbassamento delle velocità medie di percorrenza, cosa indicata anche per contenere le emissioni di gas serra. In valle dell’Adige sono allo studio misure per l’abbassamento della velocità massima da 130 a 110 negli attraversamenti di Trento e Bolzano. La fascia ottimale per l’ottimizzazione dei consumi va dai 90 ai 110. Se siamo tutti d’accordo, possiamo adottare queste strategie di ‘difesa’ anche in Valsugana”.

Gli scenario elaborati nel suo studio dalla Clas di Milano (per la precisione quattro: potenziamento della ferrovia del Brennero; potenziamento della ferrovia del Brennero e dell’autostrada e realizzazione della Valdastico; potenziamento della Valsugana e dell’autostrada del Brennero e realizzazione della Valdastico; infine, uno scenario ‘di scuola’, identico al terzo ma con l’aggiunta dell’autostrada Alemagna) mostrano invariabilmente che l’opera fondamentale sia sul piano economico sia per quanto riguarda la riduzione dei tempi di percorrenza è il raddoppio della ferrovia del Brennero: sulla tratta Verona-Monaco porterà ad una riduzione dei prezzi di trasporto del 30%, e a una consistente riduzione dei tempi di percorrenza, anche rispetto al combinato Valdastico + A22 (da Vicenza a Monaco col treno si impiegheranno 3 ore e 25 minuti, mentre su strada 4 ore e 12 minuti). Per quanto riguarda le emissioni di gas inquinanti, con il trasporto ferroviario esse sono 2,5 volte inferiori rispetto a quelle generate dal traffico su gomma nel caso di trasporto di persone, e dimezzate nel caso del trasporto merci.

Sergio Divina 1Caustico il senatore Sergio Divina: “quelle di Pacher sembrano solo delle paranoie di stampo ambientalista. Strozzare la Valsugana al solo scopo di rallentare e dissuadere il traffico mi sembra una battaglia contro i mulini a vento. Sono proposte che nessuna persona dotata di minimo senno farebbe mai. Se una simile politica fosse attuata, il Trentino rischierebbe l’isolamento e una sostanziale condanna alla marginalità. Più che agire come quel marito che per fare un dispetto alla moglie si taglia gli attributi, Pacher pensi a fare politiche di mobilità e di trasporto credibili ed efficaci, sempre che ci riesca. Altrimenti lasci ad altri competenze strategiche che rischiano di causare danni irreparabili alla società e all’economia trentina”.