Internazionalizzazione, Divina attacca i vertici degli industriali trentini

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Sergio Divina
Sergio DivinaLa mancata partecipazione di una delegazione ufficiale degli imprenditori di Confindustria ad un convegno organizzato espressamente per loro, suscita la stilettata del senatore: “gli industriali con l’equidistanza non mangiano”

Nei giorni scorsi, il senatore Sergio Divina in collaborazione con il suo gruppo parlamentare ha organizzato a Trento un interessante e partecipato convegno, “Prospettive ad Est” volto a mettere in contatto gli imprenditori del Nord Italia con alcuni protagonisti dell’economia internazionale che fanno registrare una particolare dinamica di sviluppo, molto interessante per le imprese interessate ad esportare e ad internazionalizzarsi. Peccato solo che il convegno sia stato snobbato da coloro cui era particolarmente indirizzato, gli industriali per l’appunto.

Non è la prima volta che la Confindustria locale guarda più agli equilibrismi di facciata e agli umori della politica che alla sostanza delle cose, ma questa volta al senatore leghista è volata la mosca al naso, anche perché tanti imprenditori presenti hanno criticato la mancanza dei vertici della propria categoria al convegno.

Confindustria Trento Paolo Mazzalai 3 1L’occasione è stata durante un fortuito incontro all’aeroporto di Verona, dove Divina ha incontrato il presidente degli industriali trentini, Paolo Mazzalai, con il quale ha fatto un breve ma intenso scambio d’idee prima di prendere il volo per Roma.

“Gli ho ricordato – ha detto il Sen. Divina – che ha snobbato un importante convegno proprio a loro dedicato, che avrebbe potuto offrire informazioni utili a tutte le aziende interessate a farsi conoscere all’estero, o che all’estero pensano di operare investimenti. ‘Prospettive ad Est’ (Convegno al quale hanno partecipato Taiwan, Bulgaria e Azerbaijan), ha portato in Trentino le delegazioni economiche e diplomatiche di tre Paesi interessati alle nostre produzioni nonché desiderosi di offrire il loro sistema paese ai nostri investitori. Molti imprenditori hanno partecipato ‘uti singoli’, ossia per propria iniziativa ed hanno rilasciato opinioni ed impressioni lusinghiere per noi organizzatori, ma molti di più avrebbero potuto partecipare se solo informati dell’evento”.

Secondo Divina “è mancata la collaborazione dell’associazione degli industriali, inspiegabile visto che l’interesse massimo avrebbe dovuto essere proprio di questa categoria. Ad una mia richiesta di spiegazioni, Mazzalai ha voluto rimarcare che ‘noi industriali siamo equidistanti’.

Equidistanti da chi? Se qualcuno tende la mano alle imprese in un momento di difficoltà, il suo vertice è tenuto a far valutazioni sul colore della mano?” Per Divina “singolare questo atteggiamento da parte del presidente di una categoria! Se un’impresa fosse ridotta alla fame, Mazzalai gli consiglierebbe di mangiare equidistanza?” Un episodio su cui gli aderenti alla Confindustria locale avranno di che meditare, specie in occasione del rinnovo della loro adesione alla categoria.