Celebrazioni dello Statuto d’autonomia del Friuli Venezia Giulia celebrate da un volume per gli studenti

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FVG autonomia siamo noi autrice Maria Bruna Pustetto Roberto Molinaro e altri 1“L’autonomia siamo noi. Storia e specialità della Regione Friuli Venezia Giulia” di Maria Bruna Pustetto presentato dall’assessore Molinaro

“L’autonomia siamo noi e abbiamo bisogno che la specialità della nostra Regione divenga un valore di riferimento nell’ambito della nostra comunità, anche partendo dal mondo della scuola”. Con queste parole l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Molinaro, è intervenuto a Udine, nell’auditorium del palazzo dell’Amministrazione gremito di studenti delle scuole medie e superiori udinesi e del hinterland friulano, alla presentazione del libro “L’autonomia siamo noi – Storia e specialità della Regione Friuli Venezia Giulia”.

Un volume rivolto ai giovani e realizzato in occasione del cinquantesimo anniversario dell’adozione dello Statuto speciale, avvenuta nel 1963, e, come ha ricordato l’autrice del volume e conduttrice della mattinata con gli studenti, Maria Bruna Pustetto, a quindici anni dalla promulgazione della Costituzione della Repubblica Italiana.

FVG autonomia siamo noi autrice Maria Bruna Pustetto Roberto Molinaro 1E’ un’occasione importante e significativa, la ricorrenza dei cinquant’anni della specialità del Friuli Venezia Giulia, perché, secondo Molinaro, “traendo lo stimolo dalla necessità di reagire all’attuale crisi economica, e spunto dall’esperienza di cinquant’anni di autonomia, esperienza che vanta tra l’altro il primo esempio in Italia, riuscito ed efficace, di rinascita dalle macerie del terremoto con una gestione affidata alla Regione e alle autonomie locali, si possono individuare le condizioni per la ripresa della nostra realtà dall’attuale empasse economica globale”. Perchè il Friuli Venezia Giulia, come ha ricordato l’assessore, è passato, dopo un cambiamento epocale avvenuto in Europa, quello della caduta del muro, materiale e sistemico, che divideva il continente in due blocchi, da terra di confine, situata ai margini della UE, a luogo di centralità e di scambio di traffici ed esperienze.

Esperienze, quelle maturate in Regione, delle quali i giovani debbono poter trarre profitto. Per divenire consapevoli delle grandi potenzialità di una terra che ha saputo trasformare la propria entità, passando da un’economia prettamente rurale, ad essere una regione moderna ed esemplare che punta, come ha ribadito Molinaro, alle grandi infrastrutture e a un ruolo internazionale. “Per mantenere le posizioni acquisite – ha affermato Molinaro – la Regione deve ora far valere la propria autonomia nei confronti dello Stato, mentre la stessa autonomia deve essere fatta condividere dall’intera comunità a partire dal mondo della scuola”.