XII Conferenza annuale del Coordinamento regionale degli Enti di ricerca a Trieste

0
374
FVG mobilità conoscenza 1
FVG mobilità conoscenza 1Circa 15.000 i ricercatori, docenti e studenti stranieri nel 2012 hanno lavorato e/o studiato in Friuli Venezia Giulia. Assegnati i premi Bernardo Nobile 2013

Realtà e prospettive di sviluppo territoriale e internazionale del sistema scientifico del Friuli Venezia Giulia in vista di Horizon 2020: è stato questo il tema al centro della XII Conferenza annuale del Coordinamento regionale degli Enti di ricerca svoltasi a Trieste in AREA Science Park.

L’evento è stato un momento di confronto sulle strategie di internazionalizzazione regionali e nazionali per rafforzare i sistemi socio-economici attraverso le leve della ricerca e dell’innovazione e ha visto la partecipazione di esponenti del mondo della ricerca quali Maurizio Fermeglia, rettore dell’Università degli Studi di Trieste, Adriano De Maio, presidente di AREA Science Park, Andrea Meloni, direttore generale per la promozione del Sistema Paese Mae, Roberto Pinton, delegato per la Ricerca Università degli Studi di Udine, Alfonso Franciosi, amministratore delegato di Elettra-Sincrotrone Trieste, Guido Martinelli, direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), Mauro Giacca, direttore dell’International Centre for Gentic Engineering and Biotechnology (ICGEB), Maria Cristina Pedicchio, presidente dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), Loredana Panariti, assessore al lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità e ricerca Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.

Numerosi i temi affrontati nell’arco della conferenza: dalla cooperazione scientifica e tecnologica per promuovere il sistema paese alla necessità di sostenere l’alta formazione e la ricerca di base; dal ruolo dell’università alle strategie regionali per rilanciare il territorio e aumentarne la competitività. Sono stati presentati i risultati dell’ottava indagine “La Mobilità della Conoscenza”, che ogni anno il Coordinamento degli Enti di ricerca regionali (CER) realizza allo scopo di mappare i flussi di entrata in regione di ricercatori e studenti stranieri. Lo studio, riferito all’anno accademico 2011/2012 per gli atenei e al 2012 per gli enti di ricerca, ha confermato l’attrattività del sistema scientifico del Friuli Venezia Giulia. Sono stati circa 15.000 i ricercatori, docenti e studenti stranieri che nel 2012 hanno scelto di studiare e/o lavorare in regione per un periodo più o meno lungo. In particolare si contano 3.928 studenti (+5,3% rispetto al 2011) e 11.037 i ricercatori (+1,02% rispetto al 2011).

L’indagine, condotta su 31 istituzioni, mostra come anche quest’anno il numero di ricercatori e docenti stranieri che operano stabilmente presso gli enti di ricerca e le università regionali sia cresciuto passando da 4.485 a 4.563 (sul totale di 8.221). Aumentato anche il numero degli studenti universitari che nell’anno accademico 2011/12 raggiungono una percentuale pari al 7,46% del totale degli iscritti, ben al di sopra della media nazionale del 3.3%. Attrattività molto alta anche per i due conservatori regionali (Tartini di Trieste e Tomadini di Udine) che, congiuntamente, totalizzano una percentuale di studenti stranieri iscritti dell’11,72% del totale, oltre un flusso di mobilità in entrata dei docenti intorno al 22,75%.

La conferenza si è conclusa con la cerimonia di assegnazione della IX edizione del Premio in memoria di Bernardo Nobile, riconoscimento annuale che AREA Science Park assegna per tesi di laurea o di dottorato che abbiano dato risalto all’utilizzo dei brevetti come fonte di documentazione. I vincitori della IX edizione – a cui va un riconoscimento di 2.500 euro ciascuno – sono stati: Chiara Tardini per la sezione tesi di dottorato, Tommaso Cattaneo e Valentino Gallo per la sezione tesi di laura specialistica.

Indagine “La mobilità della conoscenza”

La mappatura è stata realizzata dal Coordinamento degli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia.

14.956 gli studenti, i ricercatori e i docenti stranieri che hanno, per un periodo più o meno lungo, lavorato o studiato in una delle istituzioni accademico-scientifiche del territorio di cui 3.928 studenti (+5,3% rispetto al 2011) e 11.037 ricercatori (+1,02% rispetto al 2011)

FOCUS SUI RICERCATORI

8.221 i ricercatori e docenti stranieri che operano stabilmente presso enti di ricerca e università regionali di cui 4.563 stranieri. Le provenienze sono: Paesi dell’Unione Europea (oltre 920 unità), Paesi asiatici (oltre 1.000 escluse India e Cina) e Africa (740 unità), Paesi del Centro e Sud America (oltre 740 unità).    

Le aree scientifiche di interesse. Per i ricercatori in organico (italiani compresi), il trend di maggiore interesse si attesta su: Physics (PHY) come settore predominante (4.166 unità), cui segue il settore Life Sciences (LIF), Environment & Geosciences (ENV) e Mathematics (MAT). Parallelamente l’area di studio di maggior interesse per gli studenti iscritti (italiani compresi) è rappresentata da Social Sciences and Humanities (SOC) che rappresenta circa il 43% del totale degli studenti iscritti, cui seguono Engineering & Information Science (ENG) – pari a poco più del 20% degli iscritti, Life Sciences (LIF) e Economic Sciences (ECO) – che rappresentano congiuntamente il 22% degli studenti iscritti.

FOCUS SUGLI STUDENTI

7,46% del totale degli iscritti sono studenti stranieri , ben al di sopra della media nazionale del 3.3%.

Attrattività molto alta dei due conservatori regionali (Tartini di Trieste e Tomadini di Udine) che, congiuntamente, totalizzano una percentuale di studenti stranieri iscritti dell’11,72% del totale, oltre un flusso di mobilità incoming dei docenti intorno al 22,75%.

DISTRIBUZIONE DI GENERE

55% degli studenti iscritti ai corsi universitari è di sesso femminile. 29,84% del totale dei ricercatori in organico è di sesso femminile, dato che rispecchia la situazione europea e conferma una maggiore difficoltà di accesso alla carriera professionale in ambito scientifico.