Confagricoltura Fvg: la burocrazia è il problema dei problemi per le imprese

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agricoltura agricoltore serra annaffiamento 1Le regioni, per stilare i Psr, impiegano fino a 9 kg di carta

“L’imprenditore agricolo, tragicamente, si perde nel labirinto della burocrazia; la mancata semplificazione è la prima causa della non competitività delle imprese italiane; viene ancora prima della carenza di infrastrutture”. Lo ha evidenziato il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, chiudendo i lavori dell’Academy dell’organizzazione, tutta focalizzata sul “problema dei problemi”, come l’ha definito. Secondo i dati presentati da Confagricoltura, due giornate alla settimana sono dedicate dagli imprenditori agricoli alla gigantesca macchina burocratica.

“Mancata semplificazione normativa, lungaggini burocratiche, bassa qualità dei servizi pubblici e onerosità degli adempimenti, controlli asfissianti e non coordinati, costringono l’imprenditore a dedicare 100 giorni all’anno per far fronte a una mole di carte, timbri, procedure, sottraendo così tempo e denaro ai compiti prioritari di un’impresa – aggiunge il presidente di Confagricoltura Fvg, Claudio Cressati -. I nostri imprenditori dovrebbero impegnare tutte le loro energie, ancor più nei periodi di crisi, a fare business e a esportare a prezzi concorrenziali, a mantenere occupazione e non a combattere con i burocrati”.

La burocrazia “pesa”, nel senso letterale del termine. A esempio, in Italia, i Psr – simbolo della complicazione burocratica – sono composti in media da 600 pagine, più una serie di allegati di varia natura che oscillano tra le 800 e le 1.600 pagine, da conoscere necessariamente se si vuole beneficiare delle misure. Per un peso complessivo tra 4 e 8,5 Kg di carta, senza quantificare tutti i documenti attuativi, i bandi per la presentazione delle domande, i documenti modificativi e integrativi.

Cressati evidenzia ancora una volta le proposte della sua organizzazione: taglio delle funzioni per tagliare le spese della burocrazia (da sempre, a esempio, Confagricoltura è a favore dell’abolizione delle province); sportelli unici Inps, Inail, Asl, Agea, Ispettorati Agrari, Uma, Guardia Forestale (che vuol dire anche controlli accorpati); semplificazione procedurale e superamento delle lungaggini che si traducono in un danno (si pensi ai contributi della Pac ai produttori, che vanno erogati celermente, e poi alle pratiche per i progetti dei Psr).