Sanità, i costi standard sono una realtà parametrata sugli esempi migliori

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Veneto, Emilia Romagna e Umbria le regioni di riferimento. Zaia: “una vittoria storica. Ora subito al lavoro per produrre 30 miliardi di euro di risparmi all’anno”

“Per il Veneto è un momento di grande gioia e orgoglio, perché il riconoscimento più importante della nostra capacità di fare buona sanità a costi ragionevoli è venuto dai colleghi presidenti di Regione, che ringrazio uno per uno, favorevoli e contrari.

E’ una vittoria in una battaglia che conduciamo da anni, ma è anche la vittoria dei nostri amministratori, medici, infermieri, operatori di ogni livello, che quotidianamente contribuiscono con il loro lavoro a rendere il loro Veneto esempio nazionale”. Così il primo commento del presidente del Veneto Luca Zaia alla decisione che la Conferenza dei presidenti delle Regioni ha designato Emilia Romagna, Umbria e, appunto, il Veneto, come regioni di riferimento per la definizione dei cisti standard in sanità.

luca-zaia-ilnordest“Ora – prosegue Zaia che ha rivolto una ringraziamento all’assessore alla sanità Luca Coletto per l’ottimo lavoro svolto – il nostro motto deve essere gambe in spalla e lavorare, perché mai come adesso c’è bisogno di una sanità che funzioni e che costi il giusto a prescindere da dove la si eroga. Così, lo dico da tempo, si risparmieranno 30 miliardi di euro l’anno da investire sui fronti per i quali c’è più bisogno: economia, lavoro, assistenza, sanità”.

Il nuovo metodo di calcolo dei costi inizia a partire dal prossimo gennaio: “si parte dal subito, dal 2014 con tutti gli accorgimenti del caso – ha aggiunto Zaia – pensando anche ad una sorta di atterraggio morbido per le regioni in piano di rientro. Questo passaggio rappresenta una svolta storica verso una nuova cultura della spesa sanitaria. Andava fatto già dieci anni fa, ma erano tempi di vacche grasse e non se ne volle sapere”. Secondo Zaia, “la scelta delle regioni di riferimento darà anche un’importante spinta positiva alla definizione del nuovo Patto Nazionale sulla sanità e renderà possibile definire una volta per tutte il riparto del Fondo Nazionale 2013 che ancora non c’è”.

Anche l’assessore alla sanità veneto Luca Colletto è soddisfatto per la decisione presa: “è un momento storico di grande soddisfazione, perché per la prima volta si mette davvero ordine su una materia vitale per il paese come la sanità, che per anni e anni di fatto non è stata governata. La mia è la soddisfazione di chi vede realizzarsi un obiettivo nel quale, con il presidente Zaia, ha sempre creduto. E’ stata dura – aggiunge l’assessore – ma da oggi, al posto di criteri astrusi e fantasiosi ne abbiamo uno certo, definito, uguale per tutti. Dovrà essere la stella polare per la gestione della sanità italiana in forma federalista per molti anni”.