Il veneto Paolo Tiozzo eletto alla presidenza di Federcoopesca-Confcooperative

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paolo tiozzo presidente di federcoopesca 1Succede a Massimo Coccia alla guida dell’organizzazione che annovera 438 cooperative con 10.641 soci e 6.800 occupati

Con un lungo applauso l’assemblea della Federcoopesca-Confcooperative ha eletto a Roma il nuovo presidente e i trentuno consiglieri nazionali, salutando Massimo Coccia che lascia, dopo ventidue anni, la guida dell’associazione al neo presidente Paolo Tiozzo.

Tiozzo, imprenditore veneto, nato a Chioggia nel 1968, è amministratore delegato della Organizzazione produttori dei fasolari e vice presidente del Consorzio di gestione e valorizzazione dei molluschi bivalvi nel compartimento marittimo di Chioggia.

Massimo Coccia, nell’augurare buon lavoro al neo presidente, ha sottolineato che «oggi non si volta pagina, ma si prosegue con persone diverse un percorso già avviato». Il presidente Tiozzo ha ringraziato chi ha creduto in lui «perché lo ha fatto sulla base di un progetto di rinnovamento che mi impegno a rispettare. Sono emozionato e onorato di guidare questa associazione e lo farò mettendoci tutto il mio entusiasmo e le mie forze».

Federcoopesca è una realtà che a livello nazionale annovera 438 cooperative di produzione, di ricerca, di trasformazione e di commercializzazione associate, con 10.641 soci e 6.800 occupati, con 390 milioni di euro di fatturato

La nomina di un veneto al vertice dell’organizzazione dei pescatori è stata salutata con soddisfazione dall’assessore alla pesca della regione del Veneto, Franco Manzato: «la marineria italiana ha in Paolo Tiozzo un attento e infaticabile difensore, che già tanto ha fatto per quella veneta accompagnando il settore lungo il percorso virtuoso che deve garantire un futuro al comparto trasformandolo in “allevatore” del mare. A lui le mie congratulazioni e l’augurio di buon lavoro, nell’interesse delle svariate e diverse sfaccettature nelle quali si esprime la pesca nazionale”. Manzato ricorda che «con lui ho avuto modo di collaborare sia nelle situazioni di crisi sia nelle occasioni che abbiamo creato, anche grazie al suo impegno, per valorizzare il settore partendo proprio dal pescato locale. Sono certo che questa collaborazione continuerà nell’interesse della pesca dell’Alto Adriatico e di tutti i distretti italiani».