A Palazzo Torriani seminario tecnico sul “Jobs act”

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Marina Pittini vicepresidente confindustria udine 1Confindustria Udine esamina le novità in materia di contratti a termine e apprendistato

«Si tratta di cambiamenti importanti per gli imprenditori che vogliono rinnovare la propria forza lavoro e dare prospettive di lavoro ai giovani» ha detto Marina Pittini, vice presidente con delega a formazione e risorse umane di Confindustria Udine, aprendo a palazzo Torriani l’incontro di studio sulle novità in materia di contratti a termine e di apprendistato apportate dal decreto legge n. 34 del 2014, meglio conosciuto come “Jobs act”.

Prima di dare la parola al relatore – il professor avvocato Arturo Maresca, ordinario di diritto del lavoro nell’Università degli studi “La Sapienza” di Roma e consulente di Confindustria -, Pittini ha voluto sottolineare «la modifica epocale» del contratto a termine nella parte in cui il “Jobs act” sancisce il superamento del regime delle “causali” e, quindi, dell’apporre a giustificazione del contratto “le ragioni tecnico produttive ed organizzative”. La vice-presidente di Confindustria Udine non ha sottaciuto anche alcune perplessità: «ovvero, i dubbi interpretativi che restano relativamente alla disciplina transitoria del contratto a termine e, in ordine all’apprendistato, la necessità di chiarire se si tratta di modifiche o semplificazioni di facciata piuttosto che di un nuovo assetto strutturalmente più snello ed idoneo a consentire alle aziende l’inserimento di giovani laureati o diplomati».    

Il professor Maresca è quindi entrato nel dettaglio delle novità contenute nello “Job act”. Per il contratto di lavoro a termine viene prevista l’elevazione da 12 a 36 mesi della durata del primo rapporto di lavoro a tempo determinato per il quale non è richiesto il requisito della cosiddetta causalità (requisito eliminato pure per la somministrazione a tempo determinato), fissando il limite massimo del 20% per l’utilizzo dell’istituto. Viene inoltre prevista la possibilità di prorogare anche più volte, fino a cinque, il contratto a tempo determinato entro il limite dei tre anni, sempre che sussistano ragioni oggettive e si faccia riferimento alla stessa attività lavorativa.

Maresca ha poi preso in esame gli interventi di semplificazione sul contratto di apprendistato: le modalità di svolgimento dell’offerta formativa pubblica, anche con riferimento alle sedi e al calendario delle attività previste, vengono comunicate dalla Regione al datore di lavoro entro quarantacinque giorni dalla comunicazione dell’instaurazione del rapporto; l’obbligo di stabilizzazione viene limitato ai datori di lavoro con almeno 50 lavoratori dipendenti.