Veneto, criminalità a mille con decine di reati ogni giorno

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criminalità scasso finestra furto
criminalità scasso finestra furtoAppello di Zaia ai governanti di Roma: «qualche coscienza dovrebbe rimordere. Servono più fondi e uomini per il controllo del territorio»

In Veneto l’allarme criminalità è oltre il codice rosso, con decine di reati ogni giorno. La popolazione e gli operatori commerciali sono esasperati e il governatore Luca Zaia lancia un accorato appello ai governanti: «informo chi, da Roma in giù (o in su) non ritiene urgente rafforzare le Forze dell’ordine con più mezzi, più uomini e stipendi dignitosi e affiancare loro l’Esercito a presidio del territorio, che anche oggi le cronache del Veneto riportano notizia di 18 reati compiuti.

Sono sei nel Trevigiano, quattro ciascuno nel Veneziano e nel Vicentino, due in Polesine e due nel Padovano. Ed è una buona giornata, senza morti, feriti, anziane malmenate e derubate dei ricordi del figlio morto, furti con pestaggi».

Secondo Zaia «a far accapponare la pelle non sono soltanto il numero e la crescente efferatezza dei crimini, ma anche le interviste rilasciate dalle vittime a giornali e televisioni private, che stanno facendo un ottimo lavoro di informazione capillare. Non le vedono nelle stanze del potere romano? Non le vedono gli immancabili buonisti benpensanti, finché magari non succede a loro? Io, che le vedo e le leggo perché si tratta dei cittadini che mi hanno voluto per amministrare la Regione, ogni volta provo un misto di dolore e di rabbia. Per non sentirmi anche impotente, perché tutti i poteri in materia sono dello Stato, continuerò a fare il tormentone, nella speranza che prima o poi qualche coscienza cominci a rimordere».

Un lunedì nero, come tanti altri, quello appena trascorso: «nel Trevigiano, i falsari spacciano banconote da 20, 50, 100 euro a Villorba; a Mogliano – continua l’elenco Zaia – i ladri impazzano nel quartiere di Via Ghetto; terzo colpo in sette mesi al bar del distributore Esso di Castelfranco che si è ritrovato con le pareti sventrate; i ladri si prendono la cassa in una palestra di Vittorio Veneto; a Colle Umberto due colpi sono andati a vuoto perché i delinquenti sono stati disturbati e si sono dati a gambe; a Salgareda un cittadino si è trovato il ladro in cucina e il Sindaco e i cittadini si dicono esasperati dai furti. Nel Veneziano, registriamo ladri scatenati a Jesolo con una raffica di furti nelle case; due colpi in un mese nel centrale Viale San Marco di Mestre; una ragazzina di San Michele al Tagliamento sente i ladri e se la cava nascondendosi in camera. Nel Vicentino due rapinatori, usando una bambina come esca, bloccano un automobilista sulla tangenziale a Torri di Quartesolo lo rapinano e lo colpiscono in faccia con la pistola; una ladra si finge della vigilanza e ruba all’ospedale San Bortolo; assalto in una casa a Schio con i criminali che minacciano di morte gli abitanti; raid di furti a Cornedo Vicentino, dove il Prefetto segnala che i furti sono in aumento. Nel Padovano, due banditi armati di bastone hanno rapinato la farmacia di Campodoro e una tabaccheria di Loreggia ha subito una pesante spaccata. Nel Polesine, infine, abbiamo una rapina ad un rappresentante orafo e, il colmo dei colmi, di un maxifurto di pannoloni».

Amara la conclusione del presidente del Veneto: «buon riposo – conclude Zaia – ai distratti dormienti di Roma e alle coscienze di chi gira la testa dall’altra parte».