Friuli Venezia Giulia, la Corte dei Conti “parifica” il bilancio regionale del 2014

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FVG relazione corte conti
Lanciato l’allarme per le società partecipate. Serracchiani: «ottimo risultato». Riccardi: «confermato il buon lavoro fatto dalla Giunta Tondo»

 

FVG relazione corte contiLa Sezione Friuli Venezia Giulia di controllo della Corte dei Conti ha parificato il rendiconto generale della Regione, accogliendo la richiesta del procuratore regionale Tiziana Spedicato, che ha tenuto la requisitoria, nel corso di una seduta pubblica svoltasi nell’Aula del Consiglio regionale con la relazione affidata al consigliere Fabrizio Picotti. 

I magistrati contabili hanno sottolineato l’importanza nel 2014 del calo dell’indebitamento pubblico e della spesa dei dipendenti pubblici (dovuto anche alla diminuzione del numero dei dipendenti stessi). Ma calano anche le entrate dovuto per la maggior parte alla flessione registrata nei tributi. Il debito è stato ridimensionato (quello potenziale e quello effettivo, il primo calato rispetto al 2013 del 56,66%). Buone anche capacità e velocità di spesa e la scomparsa – graduale – delle province. Ma i magistrati contabili segnalano anche una riduzione della spesa sanitaria (-3,36% rispetto al 2012, sebbene in crescita dello 0,16% rispetto al 2013), e lo sforzo fatto per le ricapitalizzazioni di Mediocredito e Friulia, le due partecipate della Regione, pari a 205 milioni di euro.

Per la procuratrice Spedicato è «necessaria», anche «alla luce dei nuovi obblighi» previsti dalla legge, una «particolare prudenza sia nell’azione effettiva di controllo dalla parte dell’azionista Regione sulla governance» delle partecipate, «sia nella definizione del fondo per la copertura delle perdite ex l.147/2013». Non solo: per Spedicato «l’immissione FVG tiziana spedicato procuratore corte contidi cospicue risorse pubbliche attraverso gli aumenti di capitale delle partecipate strategiche può risultare opportuna per migliorare le possibilità di intervento da parte delle stesse in funzione anticongiunturale, ma non va tuttavia sottaciuto che la destinazione di importanti risorse regionali, peraltro sempre più scarse, al comparto del credito o a quello degli interventi nel capitale delle imprese sottrae inevitabilmente risorse ad altri settori ugualmente strategici». 

Il consigliere Picotti ha invece raccomandato un maggior controllo e valutazione delle leggi in sede consiliare. Spedicato è intervenuta anche sulle spese dei gruppi consiliari: «i processi celebrati nel 2014 e nel corrente anno e le sentenze emesse dalla Sezione Giurisdizionale territoriale non sono tanto da considerarsi una vittoria per la Procura, ma il segno preoccupante della crisi delle Istituzioni, determinata da una ancora più profonda crisi della politica», ha sottolineato. Comunque, il Procuratore ha evidenziato l’obbligo dei consiglieri condannati di restituire le somme ricevute e irregolarmente rendicontate. Spedicato ha segnalato che «la Sezione di controllo ha svolto controlli sui rendiconti dei gruppi consiliari del 2013 e del 2014 e non ha rinvenuto irregolarità», mentre controlli sono ancora in corso per gli anni 2010, 2011 e 2012. La situazione delle spese dei Gruppi è comunque migliorata perché «la Regione Friuli Venezia Giulia è stata obbligata a ridurre i costi della politica come avvenuto a tutti i livelli di governo». L’esercizio «si è chiuso con un avanzo di amministrazione pari a euro 1.939.923.017,57». Spedicato indica che, in merito al Patto di stabilità interno della Regione, è stato «rispettato l’obiettivo programmatico per il 2014».

Soddisfatta per l’esito della parificazione la governatrice Dem Debora Serracchiani: “estremamente positivo» il giudizio contenuto nella relazione della Corte dei Conti ha detto intervenendo a margine della cerimonia. Per Serracchiani, il giudizio di parificazione «stronca ogni polemica strumentale perfino sull’accordo Padoan-Serracchiani» poiché questo «ha avuto tre effetti assolutamente positivi: abbattere l’indebitamento, aumentare le risorse a disposizione della Regione, chiarire gli effetti di alcuni punti che erano ancora in sospeso con lo Stato, recuperando risorse. Mi pare che questo sia assolutamente tombale rispetto a qualsiasi speculazione», ha aggiunto. Inoltre, «straordinario» ha definito Serracchiani il risultato di «abbattere il debito potenziale del 56% e il debito effettivo della metà». Sono nel giudizio «assolutamente positive» le due grandi riforme avviate dalla Regione: sanità e autonomie locali, «anche per gli effetti del bilancio regionale». Per la sanità «c’è stabilmente l’utilizzo delle risorse, non ci sono stati tagli e i servizi sono assolutamente efficienti».

Le criticità segnalate dalla Corte dei Conti in merito alla situazione delle società partecipate dalla Regione Friuli Venezia Giulia, «le abbiamo apprese nel momento in cui ci siamo insediati. Sappiamo che sono criticità sulle quali stiamo lavorando fin dal primo giorno e i risultati sono da questo punto di vista sotto gli occhi di tutti» ha specificato Serracchiani. 

Per il capogruppo consiliare di Fi, Riccardo Riccardi, già assessore ai trasporti nella precedente giunta Tondo, «oggettivamente mi pare una relazione con luci e ombre per l’amministrazione regionale. Si dà atto di un risanamento del debito iniziato nel 2008 e allo stesso tempo vengono confermati gli elementi di debolezza che incombono sugli strumenti finanziari della regione. In questo ambito – prosegue Riccardi – ne esce la fotografia di un modello di Friulia Holding che andrebbe riformato, anche in virtù dell’effetto generato dalla scadenza della concessione ad Autovie, la quale vale metà del patrimonio della finanziaria regionale. La Corte ci consegna un segnale importante: va aperta un’azione di revisione delle holding del Friuli Venezia Giulia, perché, fra le tante, è anche legittimo porci la domanda se le decine di milioni immessi in Mediocredito hanno ancora una valida e ragionevole finalità. Non a caso – conclude – è questo uno di quei temi che sottopongo dall’inizio di questa legislatura costantemente all’attenzione della Presidente Serracchiani e della giunta: in riferimento alle priorità dell’economia e del lavoro, qual è il ruolo delle partecipate che erogano credito alle aziende?».

Sul giudizio della Corte dei Conti interviene il capogruppo consiliare di Ncd, Alessandro Colautti: «la relazione ha rimarcato la positività degli interventi che abbiamo voluto adottare nella precedente Giunta Tondo per il dimezzamento del debito. Il fatto che ora si stia procedendo sulla strada da noi tracciata fa onore alla nostra specialità. Il giudizio avvalora sul piano giuridico quanto già avevamo sottolineato sul piano politico, a dimostrazione di una condotta di responsabile contrapposizione di ruoli, con funzioni di controllo, che come Ncd stiamo portando avanti in questa complessa legislatura. L’intervento critico della Corte dei Conti ha rimesso al centro della discussione politica, con ancora più forza, la possibilità dello Stato di prelevare unilateralmente risorse dal nostro bilancio. Prelievo non più finalizzato all’attuazione di un federalismo, ormai messo in soffitta, ma per appianare il debito pubblico nazionale. Questo giudizio avvalora anche sul piano giuridico, la nostra richiesta, inserita nella prossima variazione di bilancio, di riaprire il tavolo della trattativa economica tra la regione e il Governo per evitare di diventare il bancomat dello Stato».