Uno sguardo alla Finlandia di Sibelius

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Nell’ambito della 56a Stagione Sinfonica stasera a Trento l’Orchestra Haydn diretta da Arvo Volmer

orchestra-haydn-volmer-triinLa Haydn guarda al Nord, con un omaggio a Jean Sibelius, in occasione dei 150 anni dalla nascita, proponendo una serata monografica, che vedrà l’esecuzione di “Lemminkäinen e le fanciulle dell’isola”, la Seconda Sinfonia in re maggiore e una delle sue più celebri composizioni, il Concerto per violino, occasione anche per ascoltare per la prima volta una giovane violinista estone, Triin Ruubel, chiamata a sostituire l’indisposta Kyoko Takezawa. Appuntamenti stasera a Trento (Auditorium, ore 20.30) e giovedì 29 a Merano (Kursaal, ore 20).

Nato nel 1865, studente di violino e composizione del Conservatorio di Helsinki fino al 1889, quando si trasferì dapprima a Berlino e poi, nel 1890, a Vienna, Jean Sibelius viene universalmente considerato come il compositore finlandese più rappresentativo. Autore di sette Sinfonie, di opere corali, pianistiche e cameristiche, si dedicò ripetutamente al genere del poema sinfonico, in cui seppe dipingere con toni malinconici e talvolta severi le leggende e i paesaggi della sua patria, che durante la sua gioventù non era ancora indipendente, per cui Sibelius figura anche come uno dei precursori dell’identità nazionale della Finlandia.

L’omaggio a Sibelius si aprirà sulle note di Lemminkäinen e le fanciulle dell’isola, pagina del 1896, dedicata al bellissimo eroe, famoso per le sue imprese eroiche e romantiche, le cui avventure amorose costituiscono una parte considerevole dell’intero Kalevala, poema epico composto da Elias Lönnrot nella metà dell’Ottocento, sulla base di poemi e canti popolari della Finlandia.

La prima idea del Concerto per violino e orchestra in re minore risale invece al 1899. Sibelius rifletté sulla concezione della partitura per diversi anni, realizzando poi la maggior parte del lavoro nella seconda metà del 1903. Alla sua prima esecuzione, il Concerto risultò talmente difficile per il solista da indurre il musicista a rivedere la partitura, che riscuoterà infine il meritato successo nella seconda esecuzione del 1905, a Berlino, con Richard Strauss sul podio e Karl Halir al violino. L’opera è quindi entrata stabilmente in repertorio, anche grazie alle successive esecuzioni del violinista ungherese Franz von Vecsey.

Ai primi anni del Novecento appartiene anche la Sinfonia n. 2 in re maggiore. Fu composta nel 1901, durante un soggiorno del musicista a Rapallo, dove si recò con la moglie Aino e le figlie Eva e Ruth. Fu un periodo creativo di altissima ispirazione: l’opera fu eseguita per la prima volta l’8 marzo 1902 a Helsinki, suscitando larghi consensi per la sua vigorosa pregnanza sonora, la sua naturalezza e immediatezza tematica.

Triin Ruubel, violino

Estone, nata a Tallinn nel 1988, Triin Ruubel ha iniziato a suonare il violino a sei anni, studiando all’Accademia Musicale della sua città natale e diplomandosi poi alla Hochschule für Musik und Theater di Rostock nel 2012. Si è perfezionata al Leopold-Mozart-Zentrum di Augusta con Petru Munteanu, di cui è anche assistente. Ha vinto il Grand Prix al Concorso “Enescu“ di Bucarest (2007), il primo premio e il premio di virtuosismo al Concorso di Kloster Schöntal in Germania (2009), il terzo premio al Concours “Ginette Neveu” di Avignone (2009) e il premio del pubblico al Concorso “Rodolfo Lipizer“ di Gorizia (2010). Come solista ha suonato tra l’altro con la Balkan Festival Orchestra, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Estone, la Filarmonica da Camera Polacca, la Norddeutsche Philharmonie Rostock, la Philharmonisches Orchester Vorpommern, la Philharmonie der Nationen diretta da Justus Frantz e l’Orchestra del Festival di Pärnu, dove ha eseguito il Concerto di Mendelssohn sotto la direzione di Neeme Järvi.