Veneto, presentato all’Ospedale di Cittadella il servizio di radiologia domiciliare

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Ospedale di cittadella ZAIA E PAN COL PERSONALE DI NEFROLOGIA
Zaia: «ancora una volta la nostra sanità è all’avanguardia, garantendo servizi di eccellenza alla popolazione senza aggravi di tasse»

 

Ospedale di cittadella ZAIA E PAN COL PERSONALE DI NEFROLOGIALa sanità del Veneto è ancora una volta all’avanguardia nei servizi resi alla popolazione. Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto all’Ospedale di Cittadella (Padova) alla presentazione del nuovo servizio di radiologia domiciliare, all’inaugurazione della moderna centrale tecnologica, e all’inaugurazione dei reparti di Radiologia e Nefrologia e Dialisi della nuova Piastra Emergenze.

«Siamo l’unica Regione d’Italia che ogni anno rinuncia a 400 milioni di euro per non mettere le mani nelle tasche della gente con l’addizionale Irpef per la sanità e con i ticket regionali (qui, sia chiaro una volta per tutte, si pagano solo quelli imposti dal Governo nazionale) che tutti gli altri hanno. Siamo interessati ingiustamente dai tagli orizzontali del Governo che, combattendo duramente, siamo riusciti a ridurre al minimo almeno per il 2015. Eppure siamo qui a presentare un nuovo servizio unico in Veneto, a inaugurare reparti d’avanguardia con tecnologie d’avanguardia e un polo tecnologico di ultima generazione. Questa è la sanità veneta d’eccellenza, che tale è e tale rimarrà».

ospedale di cittadella ZAIA CON RADIOLOGIA PER DOMICILIOZaia, parlando di fronte ad una vasta platea di sindaci e amministratori del territorio e agli assessori regionali Giuseppe Pan, che di Cittadella è stato sindaco prima del passaggio in Regione, e Roberto Marcato, ha sottolineato come l’obiettivo sia di assicurare «cure sempre più a domicilio e sempre meno, quando possibile, in ospedale; reparti con tecnologie di ultima generazione; impianti moderni, che consumano poco e rispettano l’ambiente per dare tutta l’energia che serve per muovere un gigante come un ospedale sono tre aspetti fondamentali delle politiche di salute e di appropriatezza della spesa in Veneto, che realizzano alcune parti significative del nuovo Piano Sociosanitario Regionale».

«Con la radiologia a domicilio, ad esempio – ha aggiunto un Governatore particolarmente soddisfatto – Cittadella indica la strada a tutto il Veneto e inizia a percorrere l’ultimo chilometro: quello che separa le cure e la diagnostica dell’ospedale dal malato a casa sua in caso sia impossibilitato a spostarsi».

La radiologia domiciliare è un nuovo servizio che consentirà ai pazienti in condizioni di disagio per vari motivi (anziani, allettati, ospiti di strutture protette) di poter effettuare gli esami radiologici necessari direttamente a casa loro. E’ la prima iniziativa di questo genere in Veneto e tra le primissime in Italia. I sanitari dell’Ospedale (un tecnico di radiologia e un infermiere), dotati di un’attrezzatura radiologica portatile computerizzata del costo di 140.000 euro (con contributo della Fondazione Cariparo) si recheranno a domicilio del paziente e potranno eseguire tutti gli esami radiologici standard ad esclusione di RX colonna e RX addome. Si stima che la popolazione potenzialmente coinvolta sia di svariate migliaia di cittadini. Il dato di riferimento è che in un anno l’Ulss ha eseguito quasi 6.000 interventi infermieristici a domicilio. 

La Nuova Radiologia e Nefrologia e Dialisi della Piastra Emergenze sono i nuovi servizi che arricchiscono la strutturazione della nuova Piastra delle Emergenze. Per la nuova Radiologia sono stati investiti 6.500.000 euro, a cui aggiungere 330.000 euro per il trasferimento delle apparecchiature diagnostiche, 450.000 euro per l’acquisto di nuove diagnostiche, 1.380.000 euro per l’acquisto di una nuova Risonanza Magnetica che verrà installata a gennaio, 62.000 euro per gli arredi. Per la nuova Nefrologia e Dialisi sono stati investiti 3 milioni di euro, cui vanno aggiunti 45.000 euro per arredi e attrezzature.

I nuovi Poli Tecnologici  riguardano sia l’Ospedale di Cittadella che quello di Camposampiero e sostituiscono impianti realizzati negli anni ’60-’70, obsoleti e di costosa gestione. Essi sono dotati di centrale termica, centrale frigorifera, centrale elettrica, sistema di trigenerazione, sistema di distribuzione, sistema di supervisione e controllo. L’importo lavori è stato di 25 milioni 592 mila euro oneri fiscali esclusi.

«Questa è una realtà – ha concluso Zaia rivolgendosi ai presenti e togliendosi un sassolino dalla scarpa – sulla quale abbiamo investito e investiremo ancora. La stessa che più d’uno, in campagna elettorale, ci accusava di voler chiudere. Giudicate voi».