Impianti di risalita, la provincia di Trento acquista nuove strutture esistenti

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Attraverso Trentino Sviluppo decisa l’acquisizione degli impianti Panarotta, Lavarone, Baldo Garda Altipiani val di Non e Trento Funivie

 

funivia pilone cabinaLa provincia di Trento investe per rilevare gli impianti di risalita esistenti, alle prese con una dura crisi economica e pesanti incertezze sul futuro turistico delle aree sciistiche meno vocate poste alle quote inferiori.

La Giunta provinciale di Trento ha incaricato Trentino Sviluppo (la società di sviluppo economico industriale della Provincia) di intervenire per Nuova Panarotta, Turismo Lavarone, Baldo-Garda, Altipiani Val di Non e Trento Funivie. I nuovi indirizzi provinciali hanno operato una distinzione tra le stazioni sciistiche di interesse locale, che rappresentano per così dire la “palestra da sci” a disposizione della cittadinanza, delle famiglie in particolare, che hanno una valenza turistica di contesto – per le quali Trentino Sviluppo interverrà a supporto dell’infrastrutturazione – e quelle cosiddette “di mercato”, che fanno capo per lo più a zone ad alta vocazione attrattiva da un punto di vista turistico – per le quali Trentino Sviluppo agirà, se del caso, con la logica dell’investitore privato. 

«E’ la prima decisione – ha evidenziato l’assessore al turismo e promozione Michele Dallapiccola – con cui diamo attuazione alla nuova politica varata con gli indirizzi che abbiamo dato a Trentino Sviluppo. Gli impianti e le infrastrutture a servizio del turismo, dell’offerta del territorio e in termini generali della montagna, hanno una valenza strategica, di sistema. Per questo, come è stato recentemente ribadito anche alla conferenza provinciale per il turismo, è fondamentale investire in questo ambito»”.

«Questi interventi – ha aggiunto il vice presidente di Trentino Sviluppo Fulvio Rigotti – saranno realizzati da Trentino Sviluppo nelle prossime settimane mediante specifici accordi quadro che coinvolgano tutti gli attori del territorio, beneficiari dell’indotto creato dalla stazione sciistica. Si raggiungerà così una condizione di equilibrio e di tenuta su un elemento necessario per il turismo trentino, legato allo sci e alla montagna, restituendo serenità ad albergatori ed operatori turistici di località importanti per l’offerta turistica provinciale». 

Alla partecipazione diretta nella compagine azionaria si privilegerà la realizzazione e l’acquisto delle infrastrutture funiviarie con l’affidamento della gestione alle società private. Per le stazioni di interesse locale la presenza pubblica si concretizzerà in particolare nella proprietà delle principali strutture infrastrutturali. Con i nuovi indirizzi sono state definite anche le modalità con cui identificare quali beni strategici i bacini di accumulo di acqua ed i relativi sistemi e reti di adduzione e distribuzione. Di questi la Provincia potrà promuovere l’acquisizione tramite Trentino Sviluppo prevedendone l’utilità o la necessità non solo per il turismo e le società funiviarie, per l’innevamento programmato, ma anche per la Protezione Civile, l’agricoltura e la zootecnia in quota.

Trentino Sviluppo investirà 100.000 euro per Nuova Panarotta, 800.000 euro per Turismo Lavarone e 200.000 euro per Altipiani Val di Non. Per l’intervento nei confronti di Baldo Garda non sono necessarie nuove risorse e nemmeno per Trento Funivie, ove Trentino Sviluppo potrà trasformare i 200.000 euro già presenti come finanziamento soci in capitale sociale con azioni ordinarie.