Il sindaco Ziberna incontra il questore Pillinini sulla situazione insostenibile oltre che indecente in cui lavora la polizia. «Segnalo subito la situazione alla governatrice Serracchinai e al ministro Minniti»
Subito una lettera al ministro dell’Interno, Marco Minniti e alla governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani perché venga individuata al più presto una soluzione che consenta al personale della questura di Gorizia di tornare a lavorare in condizioni “civili” ed igieniche. E’ quanto ha assicurato il sindaco, Rodolfo Ziberna, al questore, Lorenzo Pillinini, durante il sopralluogo che il primo cittadino ha effettuato nella sede di piazza Cavour.
«Ho personalmente verificato le inaccettabili condizioni di pesante degrado dell’edificio a causa di un’incredibile carenza di manutenzione che si è ulteriormente aggravata dopo la cancellazione della Provincia, con il passaggio dello stabile alla Regione – attacca il sindaco Ziberna -. Ci sono muri scrostati e umidi e soffitti dai quali cadono le malte, senza contare le transenne davanti all’ufficio dello stesso questore. Una situazione non più sostenibile che deve essere affrontata urgentemente o effettuando immediati lavori di manutenzione straordinaria alla sede di piazza Cavour, oggi di proprietà della Regione, oppure liberando il secondo piano dell’ex Genio civile, oggi Provveditorato alle opere pubbliche, di piazza San Francesco, dove troverebbero spazio 28 persone. Il questore mi ha riferito che quest’ultima soluzione era già stata avvallata dalle diverse istituzioni interpellate, ma ancora non c’è stata alcuna risposta concreta».
Ziberna è deciso a coinvolgere sia la Regione sia il ministero dell’Interno. «Credo non sia accettabile che, in un paese civile, chi, ogni giorno, rischia la propria vita per difendere i cittadini e garantire la sicurezza, debba svolgere la propria attività in queste condizioni, costretti anche a preoccuparsi di evitare i pezzi di malta che cadono dal soffitto – prosegue Ziberna -. Assurdo. Senza contare che la polizia, oggi, si trova in prima linea sul versante migranti e, mai come in questo momento, insieme ad altre forze dell’ordine, rappresenta un riferimento fondamentale sia in quanto presidio per gli arrivi sia per la sicurezza della cittadinanza. Non è accettabile che lo Stato tratti in questo modo chi lo difende. Chiederò senz’altro un incontro sia con la Serracchiani sia con il ministro Minniti e, quando convocherò il tavolo del Patto per lo sviluppo, con parlamentari, consiglieri regionali, categorie economiche e sociali, fra i punti da trattare ci sarà sicuramente anche questo».
Durante l’incontro con il questore, si è parlato anche di possibili alternative, tutte, in ogni caso, da attuare in tempi più lunghi e, fra queste anche la possibilità di concentrare tutto il personale della Questura in un’unica sede, ovvero alla caserma “Massarelli”. A questo proposito, il questore Pillinini, ha espresso un ringraziamento per l’ex sindaco, Ettore Romoli «la cui porta è sempre stata aperta per i nostri problemi cosa che ci ha permesso di trovare una soluzione a molte questioni riguardanti la caserma». In prospettiva, secondo Pillinini, la “Massarelli” potrebbe diventare a tutti gli effetti la nuova questura effettuando alcuni lavori di riqualificazione. Per quanto riguarda questa ipotesi, le strade per arrivarci sarebbero molteplici dal possibile acquisto della caserma stessa da parte del ministero dell’Interno al contributo regionale in conto capitale da erogare al comune per effettuare l’intervento di ristrutturazione.
Ziberna intende discutere con Serracchiani e Minniti sia di soluzioni urgenti e indifferibili sia di interventi da effettuare nel medio termini. «Ciò che conta – ha concluso – è che il personale della Questura venga messo nuovamente nelle condizioni di poter lavorare».
