Eccesso di Fisco: le 100 tasse attualmente vigenti costano a ciascun italiano 8.000 euro l’anno

0
549
Pressione fiscale Documento programmatico di bilancio
La media calcolata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre coinvolge i residenti dalla culla alla tomba

grafico crescita peso tasseIn Italia ci sono troppe tasse: l’Ufficio studi della Cgia ne ha individuate un centinaio, un elenco composto da addizionali, accise, imposte, sovraimposte, tributi, ritenute, ecc. A un sistema tributario molto frammentato, che continua a tartassare cittadini e imprese, si accompagna un gettito estremamente concentrato in poche voci: le prime 10 imposte valgono 421,1 miliardi di euro e garantiscono l’85,3% del gettito tributario complessivo che nel 2015 (ultimo dato disponibile) si è attestato a 493,5 miliardi di euro. 

«Anche quest’anno – sottolinea Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio Studi Cgia – ciascun italiano pagherà mediamente 8.000 euro di imposte e tasse, importo che sale a quasi 12.000 euro considerando anche i contributi previdenziali. E la serie storica indica che negli ultimi 20 anni le entrate tributarie nelle casse dello Stato sono aumentate di oltre 80 punti percentuali, quasi il doppio dell’inflazione che, nello stesso periodo, è salita del 43 per cento».

Le imposte che pesano di più sui portafogli dei cittadini italiani sono due e rappresentano più della metà (il 54,2%) del gettito totale: esse sono l’Irpef e l’Iva. La prima (Imposta sul reddito delle persone fisiche) garantisce alle casse dello Stato un gettito di 166,3 miliardi di euro (il 33,7%, ovvero un terzo del totale), mentre la seconda è pari a 101,2 miliardi di euro (20,5%). 

Per le aziende le imposte che pesano di più sono l’Ires (Imposta sul reddito delle società), che nel 2015 ha consentito all’erario di incassare 31,9 miliardi di euro e l’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) che ha assicurato 28,1 miliardi di gettito. Va altresì tenuto conto che la pressione tributaria (imposte, tasse e tributi sul Pil) in Italia (29,6%) è la quarta più elevata dell’Area euro dopo la Danimarca, la Svezia, la Finlandia e il Belgio; e superiore di ben 6 punti percentuali rispetto a quella tedesca (23,6%). Ma con la contropartita di servizi pubblici spesso di qualità infima.

Ritornando alla lista delle 100 tasse degli italiani, quali sono le curiosità più importanti? 

Quella più elevata: l’Irpef; 

quella che paghiamo tutti i giorni: l’Iva;

la più pagata dalle società: l’Ires;

la più odiata dalle imprese: l’Irap;

la più singolare: quella applicata dalle Regioni sulle emissioni sonore degli aeromobili;

la più lunga (come dicitura): imposta sostitutiva imprenditori e lavoratori autonomi regime di vantaggio e regime forfetario agevolato;

la più corta (acronimi esclusi): bollo auto;

l’ultima grande imposta introdotta: la Tasi;

la più odiata dalle famiglie: l’Imu e la Tasi attualmente applicata sulle seconde e terze case;

le più stravaganti: le imposte sugli spiriti (distillazione alcolici), quelle sui gas incondensabili e sulle riserve matematiche di assicurazione (tasse su accantonamenti obbligatori delle assicurazioni); la tassa annuale sulla numerazione e bollatura di libri e registri contabili e, infine, tutte le sovraimposte di confine applicate dalla dogana (sugli spiriti, sui fiammiferi, sui sacchetti di plastica non biodegradabili, sulla birra, etc.).pressione tributaria in UE