Inaugurata a Trieste FREEEste, l’area retroportuale per la logistica e stoccaggio merci

Gli spazi di “FREEeste” a Bagnoli della Rosandra operano in regime di punto franco. 

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Zeno D'Agostino, presidente dimissionato dell'Autorità di sistema portuale mare Adriatico Orientale e neo amministratore unico di Ram.

Inaugurato a Trieste la nuova area per la logistica e stoccaggio merci in regime di punto franco: con “FREEeste” (Free Zone of Trieste) le potenzialità del porto di Trieste sono destinate ad ampliarsi, così come l’attività dell’Interporto di Trieste Spa, proprietario delle aree acquisite nel 2017 per 21 milioni di euro di spesa da Wärtsilä Italia che si estendono su una superfice di 240.000 metri quadri, di cui 74.000 coperti.

A “FREEeste” sarà possibile svolgere attività manifatturiere e industriali in punto franco, in un’area strategica in cui ferrovia e terminal intermodali sono integrati e c’è una connessione diretta con la Free Zone del Porto di Trieste attraverso un corridoio doganale:

Gli spazi di Bagnoli della Rosandra sono stati inaugurati alla presenza delle autorità cittadine e regionali dopo un anno di lavori.

Il presidente del Porto, Zeno D’Agostino, ha sottolineato l’intenzione di «utilizzare l’esistente» che ha caratterizzato l’iniziativa, realizzando «un aumento di capitale, acquisendo l’area, mettendo a posto, fino a recuperare luoghi che esistevano. Oggi stanno già lavorando e il magazzino è quasi pieno».

Il porto si «espande – ha indicato il prefetto Annapaola Porzio – facendo sinergia con altre realtà esistenti. La logica del riuso è di particolare intelligenza, la condivido nel modo più assoluto, aiuterà questo porto ancora di più. E’ il volano di questa città, di questa regione, direi di questo paese».

Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha ricordato che «anni fa quando arrivava qualcuno e ci chiedeva cinquemila metri quadri per metter su una azienda, non c’era possibilità». Qui, invece, ci sono «75.000 metri quadri e la possibilità di costruirne altrettanti in una zona franca, c’è servizio ferroviario all’interno, senza problemi autostradali, si esce e entra con i tir senza problemi per nessuno».

L’assessore regionale Graziano Pizzimenti non avrebbe «mai pensato che in un anno si potesse fare tutto questo. Gli obiettivi sono molteplici: innanzitutto si da sfogo al porto di Trieste, fondamentale per sviluppo, il retroporto diventa importantissimo; poi diamo posti di lavoro, estremamente importante; siamo di fronte a evento di grandissima importanza».

«FREEeste è un’opportunità non solo per Trieste e per il Friuli Venezia Giulia ma per il Paese – ha dichiarato il governatore della Regione,Massimiliano Fedriga -. Usufruire di una zona franca per l’insediamento di attività imprenditoriali e industriali significa offrire, in virtù di una specificità unica a livello europeo che può portare sviluppo e lavoro, un’opportunità in termini di competitività al Paese intero. Un processo nel quale la Regione Friuli Venezia Giulia ha creduto e continua a credere.

Il governatore ha evidenziato l’importanza della sinergia tra gli Interporti di Cervignano e Trieste, tradottasi anche in un passaggio di quote, a riprova che «la nuova politica logistica a livello regionale prevede un approccio in cui tutti i soggetti sono protagonisti».

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