31 marzo fine emergenza Covid, ma non troppo

Il pesce d’aprile porta con se un prolungamento sostanziale dei vincoli fino alla fine di maggio, penalizzando soprattutto la ripresa del turismo, con il ministro Garavaglia che denuncia quello alla sanità, Speranza, per danni al comparto. 

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fine emergenza covid

Il 31 marzo arriva la fine dell’emergenza Covid-19, forse, ma non troppo, anche perché l’indomani è il 1° aprile, la festa di tutti i burloni. E il ministro alla salute, Roberto Speranza, pare proprio che non si sia trattenuto nel burlare ancora una voltagli italiani, promettendo un “libera tutti” che nei fatti arriverà solo alla fine di maggio, con comodo, con l’Italia che saràl’ultimo paese a togliere le limitazioni pandemiche.

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Una situazione che ha fatto discutere, sia tra gli operatori commerciali, ormai abbondantemente demoralizzati dalle promesse da marinaio dei governi BisConte e Draghi, con due anni di autentica tregenda economica, che tra gli stessi esponenti di governo, con il ministro al Turismo, Massimo Garavaglia, che ha protestato con il premier Mario Draghi e con l’ineffabile Speranza per la mancata liberalizzazione del turismo ancora prima della metà di aprile, prima dell’avvento dei due ponti strategici di Pasqua e della Liberazione, tanto da giungere a chiedere al suo collega della Sanità danni per 500 milioni di euro, beccandosi pure il canzonamento di Draghi («sono curioso di sapere come ha quantificato le perdite degli esercizi pubblici»). Insomma, ancora un colpo a salve di quella Lega di lotta e di governo che sta inesorabilmente erodendoe incrinando la fiducia nelle capacità di Matteo Salvini di guidare con polso (e timone) fermo un partito troppo spesso privodi linea coerente e tracciabile.

Comunque sia, ben venga l’avvento ufficiale della fine emergenza Covid, sia pur molto parziale, ma non ci s’illuda: nelle pieghe del provvedimento è prevista anche la possibilità per il ministro Speranza di tornare a mettere sotto chiave la società italiana nel caso in cui la pandemia dovesse rialzare la testa, così come sta facendo intravvedere i questi giorni.

Prima di festeggiare e stappare quello buono, meglio aspettare la fine di maggio e pazienza se nel frattempo l’economia, tra la convergenza astrale della crisi economica e della guerra in Ucraina, andrà a rotoli.

Buona visione.

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