Friuli Venezia Giulia, realtà leader in Europa per brevettazione

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federica seganti

federica segantiSeganti: “innovazione fondamentale per lo sviluppo dell’economia regionale”

Sarà la tutela dei brevetti e la diffusione delle informazioni relative ai canali di finanziamento per il loro deposito il prossimo impegno comune di Regione e Camera di commercio del Friuli Venezia Giulia a favore delle PMI che innovano. Lo conferma l’assessore regionale attività produttive, Federica Seganti, che ha partecipato alla presentazione a Trieste dell’indagine sulla brevettazione delle PMI del Friuli Venezia Giulia 2005-2010, assieme a Mario Romanelli, della Camera di commercio di Trieste, e a Franco Scolari, direttore del Polo tecnologico di Pordenone, che ha elaborato lo studio illustrato dal responsabile del trasferimento tecnologico del Polo, Marco Olivotto.

“In Friuli Venezia Giulia i temi dell’innovazione e della brevettazione vanno di pari passo” ha detto l’assessore nel ricordare che negli ultimi 30 anni la Regione ha sempre investito in innovazione, spostando il focus negli ultimi anni in modo da sostenere non solo i grandi gruppi industriali, ma anche e soprattutto il mondo dell’artigianato, del turismo e dei servizi, intervenendo in modo trasversale su tutti settori e le dimensioni d’impresa. L’assessore ha quindi ricordato l’ultimo bando, emesso nel 2011 anche con fondi comunitari e grazie al quale sono stati finanziati con 70 milioni 350 progetti, di cui 112 proposti dall’artigianato. “Un record assoluto negli ultimi 5 anni – ha detto l’assessore – che associato ai 2.658 progetti finanziati con 324.576.684 di euro negli ultimi 13 anni attesta l’importanza che la Regione dà all’innovazione in tutti i suoi processi, anche perché dai dati di un’indagine realizzata nel 2011 emerge la fortissima correlazione tra imprese che esportano e imprese che innovano”. Per Seganti “molto spesso i progetti d’innovazione hanno al loro interno la brevettazione, come dimostrano 38 dei 122 progetti d’innovazione presentati dall’artigianato lo scorso anno”.

Per quanto concerne invece il canale che finanzia il brevetto indipendentemente dal progetto di ricerca “i dati relativi alle domande dal 2008 al 2012 confermano la presentazione di 45 domande di brevettazione (38 per prodotti propri) che includono tutta l’attività necessaria – ha spiegato l’assessore, confermando che la Regione ha sempre finanziato tutte le domande pervenute – dalla concessione del diritto a livello nazionale e internazionale alle spese per la validità di tale diritto anche a fronte di eventuali provvedimenti di opposizione”.

Il terzo posto guadagnato dal Friuli Venezia Giulia in Italia (dopo Emilia Romagna e Lombardia) per intensità di deposito brevetti conferma, secondo lo studio, la tendenza della Regione a competere con i migliori. Il Friuli Venezia Giulia si colloca infatti al settimo posto a livello europeo prima di Paesi come l’Austria e la Francia, che nella classifica mondiale precede l’Italia, all’ottavo posto.

Nel complesso, pur registrando un calo di depositi brevetti dal 2005 al 2010, lo studio conferma una costanza di presentazione di modelli di design e di modelli d’utilità (283 modelli d’utilità registrati) in un periodo che ha visto la presentazione di 1689 domande all’Ufficio italiano brevetti e marchi e di 444 domande (con un picco di 104 domande nel 2006 e solo 34 richieste nel 2010) presso l’Ufficio europeo brevetti di Monaco. Non meno importante è il dato relativo alla presentazione di domande internazionali alla WIPO (World Intellectual Property Organization) e la correlazione registrata a livello mondiale tra il Pil dei diversi Paesi e le domande di brevetto di marchio. Uno scenario in cui l’Italia si colloca all’XI posto nella classifica dei 20 Paesi che fanno più brevetti al mondo, registrando un trend che coinvolge anche il Friuli Venezia Giulia, che, dal 2005 al 2010, ha presentato al WIPO 251 domande, con un picco nel 2008 di 56 domande, ma solo 20 richieste nel 2010.