Confartigianato Trasporti del Friuli Venezia Giulia critica la manovra “salva Italia”: “Si introducano sconti per i professionali”

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Chiandussi all’attacco del governo Monti:
“si introducano sconti per i professionali per evitare la mazzata definitiva sul settore”

Il drastico aumento di oltre 13 centesimi al litro applicato alla chetichella sul gasolio contenuto tra i provvedimenti della manovra “salva Italia” varata dal governo Monti non ha lasciato indifferenti coloro che con il gasolio ci lavorano, ad iniziare dagli autotrasportatori, che si trovano anche a dovere fronteggiare una concorrenza sempre più accesa da parte delle imprese comunitarie ed in particolare di quelle dell’Est europeo che possono contare su condizioni economiche e fiscali di gran lunga più vantaggiose di quelle che risiedono sul territorio nazionale.
E ciò è particolarmente più sentito in una realtà di confine come il Friuli Venezia Giulia.

Pierino Chiandussi

Per il vice presidente nazionale e presidente del Fvg di Confartigianato Trasporti, Pierino Chiandussi, “con questi aumenti del prezzo del gasolio per il settore dell’autotrasporto merci è la mazzata finale. Comprendo l’esigenza del Governo Monti di fare cassa per scongiurare il tracollo del Paese, ma così assisteremo al tracollo delle imprese di autotrasporto che non sono in grado di trasferire gli aumenti sulla committenza”.

Chiandussi chiede almeno l’introduzione di un prezzo o di uno sconto per gli utenti professionali, come accade per la pesca e per l’agricoltura, anche se il differenziale con il prezzo del libero mercato è andato diminuendo sensibilmente nel corso dell’anno. “Se il principio vale per alcune categorie che usano occasionalmente i mezzi meccanici – dice Chiandussi – non si comprende perché non valga per chi, come noi, il gasolio è un fattore fondamentale della produzione quotidiana”.

L’aumento di oltre 13 centesimi di euro alla pompa del costo del gasolio (tra accise e iva) si aggiunge infatti alla crisi del settore e alla concorrenza sleale dei vettori dell’est europeo. Per un mezzo pesante l’aumento del prezzo del pieno può arrivare fino a 176 euro. Negli ultimi due anni oltre 400 imprese di autotrasporto hanno chiuso i battenti in Friuli Venezia Giulia, con grave danno per il tessuto sociale ed economico della regione. Uno scenario che rischia di ampliarsi ulteriormente, investendo altre categorie che del gasolio fanno utilizzo quotidiano – come i rappresentanti di commercio – che non riescono ad assorbire i consistenti aumenti avvenuti sui carburanti nel corso del 2011.