Energia, la liberalizzazione monca penalizza utenti ed imprese

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confartigianato udine logo 1La denuncia del capo categoria di Confartigianato Udine, Turcati

“La liberalizzazione monca dei mercati energetici soprattutto nella parte che riguarda i servizi di ‘post-contatore’ che consistono nella installazione, verifica e manutenzione degli impianti a valle del contatore installato all’utente finale penalizza gli utenti, siano essi privati cittadini o imprese e penalizza le piccole imprese del settore”. Lo denuncia il capo categoria dei termoidraulici di Confartigianato provinciale e regionale del Friuli Venezia Giulia, Giorgio Turcati, che spiega come le “criticità più gravi derivano dal fatto che gli operatori energetici sfruttano la loro condizione di monopolisti nel settore elettrico e in quello del gas per operare, nelle attività post-contatore, in condizione di forte vantaggio concorrenziale rispetto alle piccole imprese dei settori dell’installazione e manutenzione di impianti”.

Confartigianato Udine FVG installatori giorgio turcati 1Secondo Confartigianato, la normativa provvede a regolamentare il rapporto tra le società che operano nelle diverse fasi della filiera, prevedendo un obbligo di separazione “amministrativa e contabile” tra chi ha in concessione attività in regime di monopolio e le imprese che svolgono attività in regime di libera concorrenza, ma non è sufficiente a garantire una effettiva indipendenza tra le diverse attività, poiché di fatto le società che operano contestualmente, seppur nel rispetto del vincolo di separazione funzionale, in qualità di distributori e venditori di energia agiscono come un’unica società. Ad oggi, alcune imprese che hanno in concessione le attività di distribuzione di energia propongono, con dei vantaggi competitivi rilevanti, anche le attività di servizi di post-contatore attraverso società dello stesso gruppo utilizzando, in taluni casi, messaggi promozionali che spesso sembrano assumere la caratteristica di vera e propria “pubblicità ingannevole”.

Per le famiglie tutto questo non sempre porta ad un effettivo risparmio e per le imprese del settore la sostanziale impossibilità a inserirsi in un mercato che dovrebbe essere ben separato e distinto ma che non lo è. “Quali consigli utili al risparmio energetico può dare una società che vende anche il gas o l’energia?”, si chiede retoricamente Turcati, ben sapendo anche la risposta.