A4 Venezia-Trieste, il Governo proroga il commissariamento.

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debora serracchiani renzo tondo 1Tondo: “uno splendido regalo di Natale”. Polemiche sul provvedimento tra Serracchiani e Gottardo

Babbo Natale nelle vesti del Governo centrale ha portato alla regione Friuli Venezia Giulia la lieta notizia della proroga dello stato di emergenza della A4, affidando il ruolo di commissario al presidente medesimo. “E’ uno splendido ma anche strameritato regalo di Natale” commenta a caldo il presidente della regione, Renzo Tondo, subito dopo aver appreso la notizia per vie brevi direttamente da ambienti di Palazzo Chigi.

“Chi ha lavorato fino all’ultimo politicamente e mediaticamente contro gli interessi del Friuli Venezia Giulia e della sua autonomia – ha aggiunto Tondo – è ancora una volta servito: oggi con la proroga del commissario per la A4 affidata al presidente della Regione, ieri con la calendarizzazione del taglio dei consiglieri regionali; e l’elenco potrebbe continuare. Il provvedimento adottato dal Governo rappresenta anche la più importante conferma alla bontà della gestione commissariale. Mi auguro che questa ennesima figuraccia – continua il presidente – faccia ritrovare al Pd del Friuli Venezia Giulia un minimo senso di responsabilità per il bene comune di questa regione, dei suoi lavoratori e delle sue imprese, che sono i veri beneficiari di questa proroga, che garantisce lavoro; anche se temo che il connubio tra la Roma dei salotti televisivi e questo Pd a trazione anti regionale sia ormai indissolubile”.

A stretto giro la risposta della candidata progressista alla presidenza della regione, Debora Serracchiani, secondo la quale “con la sua decisione sul commissario alla terza corsia il Governo ha sbagliato. Quello del Governo e in particolare di un suo esponente è stato un colpo di coda che va contro l’interesse della Regione. Possiamo dirlo noi che non siamo abituati, come altri in Regione, a usare strumentalmente la contrapposizione a Roma. E con la stessa serenità possiamo dire che, se è evidente che noi non abbiamo lobby occulte a Roma, altrettanto chiaro è – conclude – che il centrodestra regionale ha buoni rapporti con interessi e poteri”.

L’uscita di Serracchiani è stata stroncata dal coordinatore friulano del PdL Isidoro Gottardo, per il quale la reazione della Serracchiani costituisce una smentita a se stessa: “è a tutti noto che il PD abbia svolto, talvolta a viso aperto talvolta no, un ostracismo contro il commissariamento affidato alla stessa Regione”. Per Gottardo è “incomprensibile la logica di Rosato e Serracchiani: ogni legittimo disegno politico non può far venir meno il senso di appartenenza a una comunità regionale che con il fare contrasta la crisi e la sua condizione di confine, come già fatto con il terremoto”.