Valdastico Nord, il CIPE approva il tratto in Veneto

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Autostrada A31 inaugurazione 1 tratto stretta mano AnasMauro Coletta Attilio Schneck Mario Ciaccia Luca Zaia 1
Autostrada A31 inaugurazione 1 tratto stretta mano AnasMauro Coletta Attilio Schneck Mario Ciaccia Luca Zaia 1Zaia: “un passo avanti per dare al NordEst le infrastrutture di cui necessita”. Schneck: “disponibili a trovare un accordo anche con il Trentino per completare l’opera”. Divina: “ora tocca al Trentino sbloccare definitivamente un progetto strategico per lo sviluppo”

Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ha approvato con prescrizioni il progetto preliminare riguardante la realizzazione del 1° lotto funzionale Piovene Rocchette – Valle dell’Astico fino a Lastebasse dell’Autostrada A31 Valdastico Nord. Con l’approvazione dei primi 24 chilometri di tracciato da Piovene Rocchette a Lastebasse si potrà mettere in moto opere per 891,6 milioni di euro che costituiranno un’importante boccata d’ossigeno per l’economia e le imprese locali. Rimangono ancora da approvare i rimanenti 15 chilometri circa (quasi completamente in galleria) che da Lastebasse vanno a Besenello in Trentino per raccordarsi con l’Autostrada del Brennero.

Intanto, i protagonisti del progetto di prolungamento a nord della Valdastico (quella verso sud sarà completata entro il 2014), brindano all’approvazione. “L’approvazione del progetto preliminare di prosecuzione della Valdastico Nord, decisa dal CIPE, sgombra da problemi di procedura tecnica sulla realizzazione di questa arteria autostradale nel nostro territorio regionale – ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia – io resto fiducioso sul fatto che sia possibile superare anche il problema politico, trovando un accordo con il Trentino per il collegamento tra questa autostrada e quella del Brennero, accordo senza il quale questa opera non verrebbe completata perché sarebbe vissuta da quella provincia come imposizione sulla sua autonomia. Sono fiducioso perché le ragioni della mobilità, della sicurezza, degli investimenti in opere pubbliche e del lavoro portano a considerare, soprattutto in questa fase, gli effetti positivi di quest’opera di gran lunga prevalenti su quelli negativi, per superare i quali intendo accelerare il dialogo da tempo in atto con il governo della Provincia di Trento”. Soddisfatto anche l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso che ha partecipato alla seduta del CIPE: “è una buona notizia, un ulteriore passo per il completamento di un’arteria la cui utilità non è di oggi, ma venne capita ancora negli anni 60, quando venne ipotizzato il collegamento Trento – Vicenza – Rovigo. L’opera originaria rimase però monca, per l’opposizione delle principali organizzazioni ambientaliste e il supporto di un movimento d’opinione che la considerava inutile, con conseguenze politiche che si tradussero fino al divieto di legge di costruire nuove autostrade nel nostro Paese”. Chisso sottolinea come “questo voto conferma che i tempi sono maturati a fronte di esigenze che rimangono e che anzi si sono aggravate proprio per la carenza infrastrutturale dell’Italia e in particolare del NordEst, carenza che in Veneto stiamo recuperando con interventi che hanno portato benefici a tutte le comunità interessate”.

Il presidente della società concessionaria Attilio Schneck parla di “prima pietra al completamento di un’infrastruttura fondamentale per l’economia del NordEst e dell’Europa, con l’approvazione del tratto Veneto della Valdastico Nord. Una decisione importante che segna una vittoria, pur se parziale di quest’arteria che la Società concessionaria si è impegnata a progettare e a realizzare nel più breve tempo possibile nel rispetto del territorio e delle comunità attraversate”. Schneck è ottimista per il futuro: “anch’io sono fiducioso nelle prospettive di trovare un accordo con la provincia di Trento, perché le ragioni che sottostanno al completamento dell’opera sono di gran lunga maggiori a quelle, spesso di carattere puramente demagogico, che vi ostano. La Società concessionaria conferma la sua volontà di dialogare con tutte le realtà interessate al progetto e di soddisfare quanto più possibile le varie esigenze, così come è accaduto con il beneplacito di tutti sul tratto veneto”.

LNT Sergio Divina esterno 1Plaude alla decisione del CIPE anche il senatore Sergio Divina, uno tra i più convinti fautori del completamento dell’opera: “bene ha fatto oggi il Cipe ad approvare il progetto della Valdastico Nord nel tratto Veneto, sbloccando di fatto l’iter che entro breve porterà alla approvazione del progetto definitivo e all’apertura dei cantieri per realizzare i primi 24 chilometri da Piovene Rocchette a Lastebasse”. Secondo il senatore leghista “con l’approvazione odierna, il Cipe ha sostanzialmente riconosciuto l’importanza e la strategicità dell’opera per lo sviluppo del NordEst e, più in generale, dell’Europa”. Rimane ora da superare il nodo dei 15 chilometri ancora mancanti in territorio Trentino, da Lastebasse a Besenello con il raccordo con l’Autobrennero: un tratto quasi totalmente in galleria: “fino ad oggi, la provincia di Trento ha opposto pretesti demagogici per negare il suo consenso – dice Divina – ora tocca alla provincia di Trento fare il primo passo, considerando che la Società concessionaria è disponibile a soddisfare, come già fatto sul tratto Veneto, tutte le esigenze dei territori attraversati. Continuare ad opporsi sarebbe, oltre che antistorico e contrario alle esigenze dell’economia locale, anche contro la realtà, una realtà che, seppur tardivamente, se ne è fatto interprete anche l’ex presidente Lorenzo Dellai (ad un quotidiano locale, egli ebbe a dichiarare: “già oggi le due province di Trento e di Bolzano non hanno un vero e proprio diritto di veto. E’ previsto un vincolo d’intesa tra lo Stato e i territori interessati dalle grandi opere, ma questo vincolo non è insuperabile da parte dello Stato”). Certo, se così fosse, se lo Stato dovesse agire d’imperio (come la legge gli consente) sarebbe uno smacco gravissimo per l’Autonomia trentina. Molto meglio trovare un accordo che soddisfi le esigenze di tutti, salvaguardando l’Autonomia, l’economia e la sicurezza dei trasporti”.