Referendum per l’indipendenza del Veneto nuovamente all’attenzione del Parlamento europeo

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Indipendenza Veneta manifestazione 1Bizzotto deposita un’interrogazione sul tema stesa in collaborazione con il leader di Indipendenza Veneta

Il referendum per l’indipendenza del Veneto torna alla ribalta del Parlamento europeo.

A portare nuovamente il ‘caso Veneto’ all’attenzione di Bruxelles è l’europarlamentare bassanese Mara Bizzotto, vice segretaria veneta della Lega Nord, che in tema di indipendenza era già balzata agli onori della cronaca di mezza Europa nel 2012 quando, in risposta ad una sua interrogazione, il presidente della Commissione UE José Manuel Barroso aveva ammesso, per la prima volta, che nel caso “di secessione in uno Stato Membro la soluzione va trovata e negoziata ricorrendo all’ordinamento giuridico internazionale”.

L’eurodeputata Bizzotto ha ora formalizzato alla Commissione UE una nuova interrogazione, stilata in collaborazione con il fondatore e leader di Indipendenza Veneta, Avv. Alessio Morosin, nella quale chiede all’esecutivo comunitario un pronunciamento ufficiale sull’indizione del referendum per l’indipendenza in attuazione del diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto.

«Il 2014 è l’anno in cui la Scozia e la Catalogna celebreranno, rispettivamente nei mesi di settembre e novembre, il referendum per la loro indipendenza rispettivamente dal Regno Unito e dalla Spagna – spiega Bizzotto – Quest’anno l’Europa potrebbe vedere la nascita di due nuovi stati grazie alla celebrazione di un referendum libero e democratico: esattamente quello che anche il Veneto chiede e che ha pieno diritto di fare». Secondo Bizzotto «la nostra è una battaglia di libertà e di democrazia affinché il Popolo Veneto possa esercitare il proprio naturale diritto all’autodeterminazione: i Veneti hanno il sacrosanto diritto di decidere, liberamente e democraticamente, sulla propria indipendenza da Roma».

Un Veneto sempre più impegnato a fare il salto di qualità della sua lotta politica verso una maggiore responsabilizzazione ed autonomia spinta: «il vero salto di qualità, rispetto alle rivendicazioni passate, sta nei numeri imponenti e nei dati di fatto inequivocabili. In poco più di 10 mesi ben 168 Comuni di ogni colore politico (in rappresentanza di oltre 1.670.000 cittadini) e 4 Province (in rappresentanza di oltre 3,5 milioni di Veneti) hanno approvato la richiesta di indizione del referendum per l’indipendenza da Roma – continua l’europarlamentare Bizzotto – Le Istituzioni locali hanno quindi espresso numeri e volontà ben chiare che l’Europa non può ignorare e che, anzi, ha il dovere di tutelare».

«L’autodeterminazione è un diritto naturale che niente e nessuno può negare al Popolo Veneto – dichiara Alessio Morosin – Un diritto naturale che va oltre le Costituzioni nazionali e che è espressamente tutelato dall’ordinamento giuridico internazionale che, dal 1945 ad oggi, ha permesso la nascita di 120 nuovi Stati in ogni parte del mondo, Europa compresa. Non esiste quindi nessun impedimento giuridico all’esercizio di questo diritto da parte dei Veneti». Alessio Morosin, il leader di Indipendenza Veneta che ha ideato e che sostiene il progetto di legge 342/2013 in discussione in Consiglio regionale Veneto, conclude: «auspichiamo che tutti i consiglieri regionali si assumano la responsabilità di approvare quanto prima la legge il cui quesito recita “Vuoi che il Veneto diventi una Repubblica indipendente e sovrana? Sì – No”. Il futuro dell’Europa è garantito dal protagonismo attivo e democratico dei Popoli, come quello Veneto e Catalano, e non dall’immobilismo del centralismo burocratico degli stati ottocenteschi ormai falliti o a fine corsa come l’Italia».