Alto Adige, 2013 anno ampiamente positivo per il comparto agricolo e forestale

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PAB da dx Ass agricoltura foreste Arnold Schuler i direttori di Rip.paul Profanter foreste e martin Pazeller agricoltura 1
PAB da dx Ass agricoltura foreste Arnold Schuler i direttori di Rip.paul Profanter foreste e martin Pazeller agricoltura 1L’assessore provinciale Schuler illustra la Relazione agraria e forestale

Un anno ampiamente positivo quello del settore agricoltura e foreste in Alto Adige. Lo ha affermato l’assessore provinciale all’agricoltura e foreste Arnold Schuler, assieme ai direttori delle ripartizioni, Martin Pazeller (agricoltura) e Paul Profanter (foreste), presentando la Relazione agraria e forestale 2013 a Palazzo Widmann a Bolzano.

L’anno 2013, come ha riferito Schuler, è stato un anno in linea di massima soddisfacente, senza eventi climatici estremi e i prezzi nel settore di frutta, vino e latte hanno avuto uno sviluppo positivo. In Alto Adige la produzione agricola avviene ad alto livello. E in molti settori con i prodotti locali è stata ormai raggiunta una posizione di preminenza. La straordinaria qualità dei prodotti agricoli altoatesini e l’impegno e la diligenza delle persone  impegnate in agricoltura contribuiscono in modo decisivo a questo  successo.

La Relazione agraria e forestale raccoglie tutti i dati più completi ed aggiornati riguardanti questi due importanti settori dell’economia altoatesina. Il testo viene elaborato annualmente  dalle ripartizioni provinciali agricoltura, foreste, sperimentazione  agraria e forestale, formazione professionale agricola, forestale e di  economia domestica.

Impressionanti numeri caratterizzano l’agricoltura altoatesina: ogni giorno vengono prodotti circa 2,6 milioni vasetti di joghurt (circa 1 miliardo all’anno), che corrispondono a circa un terzo del mercato italiano. Nel settore lattiero-caseario a fronte dell’incremento dei prezzi pagati per il latte, si registra un aumento dei prezzi di produzione (energia e mangimi) con conseguente calo dei profitti dei produttori di latte, fenomeno per il quale si rendono necessarie delle contromisure. Come ha riferito il direttore di ripartizione Pazeller, i mercati per i prodotti lattiero-caseari altoatesini diventano sempre più internazionali e raggiungono paesi quali Russia, Cina ed India. La produzione di burro e formaggio di capra, una nicchia di mercato interessante, fa registrare una crescita del 9%, e altrettanto florido è l’allevamento di pecore.

Per quanto attiene la frutticoltura, in Alto Adige vengono prodotte anche il 10% delle mele prodotte in Europa. Nel settore biologico una mela su due è prodotta in provincia di Bolzano. Anche in questo settore vi è un fenomeno da gestire con attenzione: la crescita degli scopazzi con situazioni gravi nel Burgraviato ed in Val Venosta.

I vini altoatesini prodotti da cantine, tenute e singoli viticoltori nel 2013 hanno ottenuto ben 137 volte il massimo dei voti nelle guide internazionali e nazionali. L’Alto Adige si conferma come territorio vinicolo più premiato d’Italia in proporzione alla superficie viticola. A fronte del mantenimento complessivo del livello di qualità, con il raggiungimento di un ritorno di ottimo livello a livello internazionale, si è avvertita la crisi economica in particolar modo in riferimento alla domanda soprattutto sul mercato italiano. Maggiore qualità, con una concentrazione elevatissima di vini doc, ed internazionalizzazione (soprattutto USA), queste le caratteristiche del mercato dei vini, come ha riferito Pazeller. Incremento di qualità anche per il settore dell’agriturismo che registra strutture che hanno ottenuto il maggior riconoscimento di 5 fiori.

La superficie boscata in Alto Adige è in fase di espansione. Il territorio provinciale è coperto per 336.689 ettari da bosco, che corrisponde a circa la metà della sua superficie. Nei boschi altoatesini crescono oltre 1.100 specie vegetali, delle quali 49 varietà di alberi. In un territorio montano come quello altoatesino, la funzione prottettiva dei boschi è di fondamentale importanza: il 58% dei boschi altoatesini svolgono tale funzione in riferimento ai fenomeni come valanghe, cadute di sassi e messa a regime delle acque.

La politica forestale dell’Alto Adige attua misure di gestione attiva delle foreste puntando a creare le  condizioni adeguate a garantire un equilibrio tra bosco ed ungulati e  orientando le nuove esigenze di opportunità ricreative nel rispetto delle esigenze dell’ecosistema bosco. Un aspetto sottolineato dal direttore della Ripartizione Profanter, a fronte del fatto che il 70% della superficie boschiva è di proprietà privata, è la necessità di un maggior rispetto da parte delle persone che utilizzano il bosco. Si sta pensando non a divieti, ma a misure di indirizzo e sensibilizzazione per un migliore utilizzo della massa forestale.

Il Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg funge da promotore di idee per l’agricoltura e la silvicoltura dell’Alto Adige. Il laboratorio di ricerca pone al centro delle sue attività di sperimentazione pratica la salute delle piante, la varietà e l’agro-biodiversità, e la qualità dei prodotti legati ad altitudine/montagna. Grazie ai nuovi traguardi ottenuti nelle tecnologie di impiego dei pesticidi ne viene limitato l’utilizzo ai fini  della conservazione della salute delle piante e della prevenzione. Nel settore della ricerca di varietà ne vengono coltivate e testate nuove, ma se ne recuperano anche di vecchie maggiormente predisposte a resistere alle patologie. Un altro aspetto delle ricerca si riferisce  all’individuazione delle qualità organolettiche dei prodotti agricoli  altoatesini con tecniche innovative di determinazione del grado di  maturità e con analisi sensoriali degli alimenti, rafforzando il  concetto di “regionalità” dei prodotti e quindi la collaborazione fra i  settori agricoltura e turismo a fronte di una sempre maggiore richiesta  di prodotti locali.

Un aspetto non trascurabile è costituito dalla formazione professionale agraria, forestale e di economia domestica che consente di raggiungere qualifiche professionali di vario livello  fino all’esame di maturità e propone corsi di aggiornamento nei vari settori registrando un andamento in costante crescita negli alunni e nel  numero di persone interessate.