Il nuovo anno porta il rincaro delle accise sui carburanti

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cgia da 1 gennaio aumentano accise carburanti 1
cgia da 1 gennaio aumentano accise carburanti 1Secondo una stima della Cgia di Mestre previsto un gettito di 671 milioni di euro nel 2015. Per ogni litro di carburante pagheremo 2,2 centesimi di tasse in più. Prevedibile un ulteriore calo dei consumi

Gli aumenti fiscali sui carburanti non danno tregua agli italiani. Negli ultimi 4 anni, ricorda la Cgia di Mestre, gli automobilisti italiani hanno subìto ben 9 ritocchi all’insù di accise e Iva. E il prossimo Capodanno porta in dote un altro aumento.

Sarà un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, da adottare entro la fine di quest’anno, a stabilire l’esatta quantificazione in modo da reperire 671 milioni nel 2015 e 17,8 milioni di euro nel 2016. La ragione di questo ennesimo ritocco delle accise è collegata all’abolizione dell’IMU sulle abitazioni principali avvenuta nel 2013, la cui copertura è stata solo in parte assicurata dalla maggiore IVA incassata dall’Erario attraverso l’accelerazione dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione e dalla sanatoria ai concessionari dei giochi. Per reperire il gettito mancante è scattata una clausola di salvaguardia (comma 4 art. 15 Dl 102/2013): pertanto, secondo una stima della dell’Associazione artigiani di Mestre, a partire dal 1° gennaio 2015 aumenteranno le accise sui carburanti per un importo pari a 1,8 centesimi di euro al litro. L’effetto finale, se si considera che questo aumento ritocca all’insù la base imponibile Iva, si traduce in un incremento complessivo di 2,2 centesimi di euro al litro.

Quest’aumento costituisce la prova provata che i governi Letta e Renzi non riescono ad incidere come promesso nel contenimento della spesa pubblica, con il risultato che i contribuenti vengono chiamati a pagare lo scotto dell’incapacità di razionalizzare la spesa.

«Nonostante il greggio sia sceso sotto i 64 dollari, in Italia il prezzo dei carburanti alla pompa rimane ancora molto elevato. Ovviamente, a incidere è il carico fiscale che, sia sulla benzina sia sul gasolio per autotrazione, non ha eguali in Europa. Inoltre, tenuto conto che oltre l’80% delle nostre merci viaggia su gomma – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia – non è da escludere che gli aumenti di inizio anno spingeranno all’insù soprattutto i prezzi dei principali beni di consumo, penalizzando le famiglie più in difficoltà. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che oltre agli autotrasportatori ci sono intere categorie come gli autonoleggiatori, i taxisti, i padroncini, gli agenti di commercio che, utilizzando professionalmente ogni giorno l’autovettura o il furgone, rischiano di appesantire ulteriormente una situazione economica già molto deteriorata negli ultimi anni». Con lo scotto che ben difficilmente gli aumenti fiscali sui carburanti possono essere recuperati da un incremento delle tariffe.

L’Ufficio studi della CGIA ha stimato gli effetti su un pieno di carburante relativo a due tipologie di autovetture di media cilindrata (una alimentata a benzina, l’altra a gasolio), entrambe con un serbatoio di 50 litri. Inoltre, si è stimato quanto questo aumento inciderà sul portafoglio degli italiani su base annua, facendo un confronto con gli anni precedenti. Una famiglia con un auto di media cilindrata (1.400 cc) alimentata a benzina che percorre mediamente 15.000 chilometri all’anno, nel 2015 pagherà al proprio benzinaio 20 euro in più di tasse rispetto al 2014. Se, invece, la comparazione viene eseguita rispetto al 2010, anno che ha preceduto tutta la raffica di aumenti, l’incremento sarà di 249 euro. Una famiglia con un auto (2.000 cc) alimentata a gasolio che percorre mediamente 25.000 chilometri all’anno, invece, pagherà l’anno prossimo pagherà 28 euro in più di tasse. Se, invece, il confronto viene eseguito sul 2010, anno che ha preceduto la serie di aumenti, l’incremento sarà di 387 euro.


Tab.1

Famiglia media

           

Famiglia con auto a benzina che percorre in un anno 15.000 km consumando circa Km/Lt 16,5

Anno

Prezzo industriale

IVA

Accisa

Prezzo alla pompa

Incidenza tassazione %

Incremento tassazione rispetto l’anno precedente

Incremento tassazione rispetto al 2010

2010

€ 521

€ 207

€ 513

€ 1.240

58,0%

   

2011

€ 634

€ 239

€ 544

€ 1.417

55,2%

€ 63

€ 63

2012

€ 690

€ 282

€ 652

€ 1.624

57,5%

€ 151

€ 214

2013

€ 649

€ 279

€ 662

€ 1.590

59,2%

€ 7

€ 221

2014

€ 626

€ 284

€ 664

€ 1.574

60,2%

€ 7

€ 228

2015

€ 626

€ 288

€ 681

€ 1.595

60,7%

€ 20

€ 249

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Ministero dello Sviluppo Economico

I calcoli sono stati effettuati considerando i consumi medi nazionali della generalità delle famiglie

 

così come rilevati dall’ISTAT nell’indagine sui consumi.

       

I dati relativi al 2015 sono stati stimati ipotizzando l’aumento delle accise che sarà puntualmente determinato con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato

   

Tab. 2

Famiglia media

           

Famiglia con auto a gasolio che percorre in un anno 25.000 km consumando circa Km/Lt 20

Anno

Prezzo industriale

IVA

Accisa

Prezzo alla pompa

Incidenza tassazione %

Incremento tassazione rispetto anno precedente

Incremento tassazione rispetto 2010

2010

€ 738

€ 253

€ 529

€ 1.520

51,5%

   

2011

€ 925

€ 304

€ 574

€ 1.803

48,7%

€ 96

€ 96

2012

€ 1.004

€ 370

€ 758

€ 2.132

52,9%

€ 250

€ 346

2013

€ 937

€ 363

€ 772

€ 2.072

54,8%

€ 7

€ 353

2014

€ 893

€ 367

€ 774

€ 2.035

56,0%

€ 6

€ 359

2015

€ 893

€ 372

€ 797

€ 2.063

56,6%

€ 28

€ 387

Elaborazione Ufficio studi CGIA su dati Ministero dello Sviluppo Economico

I calcoli sono stati effettuati considerando i consumi medi nazionali per una famiglia di 4 componenti

 

così come rilevati dall’ISTAT nell’indagine sui consumi.

       
               

I dati relativi al 2015 sono stati stimati ipotizzando l’aumento delle accise che sarà puntualmente determinato con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato

   
               

Mestre, 2 dicembre 2014