Consiglio regionale del Veneto, Coppola lascia l’Assemblea ma rimane in Giunta

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Regioen Veneto isi coppola
Regioen Veneto isi coppolaLe subentra Renzo Marangon. Soddisfazione delle categorie economiche per la decisione di Zaia di non cambiare il responsabile dell’assessorato economico a pochi mesi dalle elezioni

Con 27 voti a favore, un “non votante” ed un astenuto, il Consiglio regionale del Veneto ha votato la surroga di Maria Luisa Coppola con Renzo Marangon a seguito dell’indagine della magistratura secondo cui la Coppola, nella campagna elettorale regionale di quasi cinque anni fa, avrebbe speso il doppio del massimo consentito.

La votazione è avvenuta al termine di una discussione in aula di Consiglio all’interno della quale si sono confrontate due posizioni antitetiche: quella di chi ha chiesto di agire con cautela, in attesa di conoscere il risultato del ricorso che l’attuale assessore della giunta Zaia ha preannunciato; e quella di chi ha sottolineato che in presenza di una sentenza come quella del 19 novembre, non sono permessi altri possibili se non la decadenza e la successiva surroga.

Durante la discussione in Consiglio, gli interventi di Piergiorgio Cortelazzo («uscirò dall’aula perché non voglio essere responsabile di una scelta che non condivido dal punto di vista della procedura: se la Coppola vincerà il ricorso come ci comporteremo? La reintegreremo?»), Elena Donazzan («in questa vicenda non ci sono certezze. I conti economici che sono stati presentati sono pieni di incongruenze e contraddizioni») e Federico Caner («ho molte perplessità nell’esprimere un voto chiaro, perché vorrei essere in presenza di un iter giudiziario ben definito») hanno anticipato la scelta di uscire dall’aula al momento del voto, mentre Moreno Teso ha anticipato il suo «non voto, perché l’assessore Coppola deve avere la possibilità di difendersi». Invece Diego Bottacin («è nostro compito oggi reintegrare la piena organicità del Consiglio»), Giancarlo Conta, Lucio Tiozzo, Graziano Azzalin e Antonino Pipitone («voteremo a favore della surroga perché ci chiediamo: quale credibilità ha la politica regionale se non ha il coraggio di fare un atto semplice di trasparenza come questo?») avevano annunciato il voto favorevole alla surroga. Al termine del voto (la maggioranza era fissata a 15 voti) Renzo Marangon ha preso posto in aula ringraziando i votanti ed annunciando di aver aderito al gruppo di Forza Italia, coordinato da Leonardo Padrin.

Uscita dal Consiglio, Coppola rimane componente della giunta Zaia. Dopo aver ringraziato il Governatore, Coppla ha sottolineato come «Zaia ha deciso di ribadire la fiducia nei miei confronti non solo avendo nei miei confronti un atteggiamento di grande comprensione ed affetto, ma anche leggendo tutto quello che c’era a disposizione. Quello di assessore è un incarico fiduciario, basato su un rapporto di stima, e se mi ha confermato significa che ritiene io non abbia fatto niente di diverso da quello che mi aveva chiesto». Coppola ha quindi ribadito che «il suo impegno è esattamente uguale a quello di ieri: continuerò a fare l’assessore e a frequentare il Consiglio regionale. Del resto, questa è una storia che sto subendo dal primo giorno dopo le elezioni e, dopo cinque anni, credo che fosse giusto dire qualcosa, ribadendo che andrò fino in fondo, avendo il diritto di ricorrere e di vedere cancellate tutte le ombre messe sul mio comportamento».

L’assessore è stata poi particolarmente dura nei confronti del Ctu Marco Voltan: «le sue valutazioni delle mie spese elettorali sono mere congetture, fatte a fronte di nessuna documentazione provata, e ci sono questioni che danno l’idea che chi ha valutato non conosca la legge e i regolamenti della campagna elettorale». Coppola ha quindi citato una serie di esempi limite, come il ricorso ai bollettini Arpav per presumere spese di riscaldamento dei cosiddetti “Isi point”, «in realtà semplici vetrine con manifesti e non uffici frequentati da persone». «E’ stato detto di tutto e di più e sembra che io abbia speso cifre folli, discutibili anche eticamente. E’ una questione di verità e di giustizia che devo a me, ai miei figli e ai tanti sostenitori. Sono molto amareggiata – ha concluso – perché credo che anche i Veneti stessi, ai quali ricordo che si tratta comunque di una sanzione amministrativa, non meritino, in un momento come questo, di poca fiducia nei confronti della politica, di avere dei dubbi nei confronti di una persona che si è sempre comportata in maniera onesta, quale io ritengo di essere».

La conferma di Coppola al timone dell’assessorato all’economia, sviluppo, ricerca e innovazione e infrastrutture di Coppoa è salutata con soddisfazione dalle categorie econmiche del Veneto. In un comunicato congiunto, Confindustria, Confartigianato e Confcommercio «come organizzazioni imprenditoriali apprezziamo ed approviamo la scelta del presidente della regione Veneto Luca Zaia, di riconfermare, sino a fine legislatura, la fiducia nell’Assessore. Nel prossimo periodo arriveranno a maturazione progetti, azioni e bandi, che andranno a completare importanti linee di programmazione, che in questi anni hanno aiutato, ed aiuteranno per il futuro, le imprese nel proprio riposizionamento strategico, agevolando il terziario di mercato e nella salvaguardia del manifatturiero, asset irrinunciabili per il Veneto».

Le categorie affermano di «riconfermare la nostra stima nei confronti dell’assessore Coppola, che bene ha svolto il suo compito istituzionale con grande attenzione alle esigenze delle imprese, spendendosi senza risparmio di energie per la salvaguardia ed il rilancio dei nostri poli produttivi, anche attraverso soluzioni innovative. Condividiamo quindi la decisione presa dal Presidente Zaia di garantire, fino alla fine della legislatura, la continuità di governo di un assessorato così importante e delicato per le sorti della nostra economia».