Friuli Venezia Giulia, sono 176 i comuni interessati dal Friulano

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arlef sitoLa Regione dà veste ufficiale alla mappa della minoranza linguistica

Sono 176 – sui 217 dell’intera regione – i comuni che costituiscono ufficialmente il territorio dove insiste la minoranza linguistica friulana. A questi, andrebbero aggiunti alcuni comuni della fascia orientale della provincia di Venezia, tra cui sicuramente Cinto Caomaggiore, Teglio Veneto e S. Michele al Tagliamento. È quanto ha reso noto l’assessore regionale Gianni Torrenti alla V Commissione consiliare riportando i dati del Piano generale di politica linguistica per la lingua friulana 2015-2019.

Si tratta del documento proposto dall’Agjenzie regional pe lenghe furlane (Arlef – Agenzia regionale per la lingua friulana) secondo quanto previsto dalla legge regionale n. 29 del 2007, la quale impone alla Regione di adottare il Piano in argomento aggiornandolo ogni cinque anni.

Gli obiettivi che si prefigge la Regione sono di garantire ai cittadini di lingua friulana l’esercizio dei loro diritti linguistici; promuovere l’uso sociale della lingua friulana; stabilire le priorità degli interventi regionali nel settore dell’istruzione; fissare criteri e priorità degli interventi anche per una loro armonizzazione e coordinamento.

Ecco che il Piano – ha riassunto Torrenti – tratta degli obiettivi da raggiungere in 5 anni per quanto attiene: i rapporti tra gli enti pubblici e il cittadino; gli sportelli linguistici; la cartellonistica; la didattica; le campagne informative; i progetti culturali, nonché quelli radiofonici e televisivi; l’utilizzo delle nuove tecnologie di rete; l’associazionismo; l’identificazione dell’origine di un prodotto commerciale.

La Commissione si è data il tempo di valutare i contenuti del Piano e esprimerà il proprio parere in un’altra seduta.