Presentato “Regione in cifre”, annuario statistico del Friuli Venezia Giulia

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fvg regione in cifre serracchiani
Giunto alla XLV edizione, la pubblicazione si articola in sette aree tematiche

 

fvg regione in cifre serracchianiTutto il Friuli Venezia Giulia in 360 pagine ricche di numeri, grafici e confronti. “Regione in cifre” arriva quest’anno alla sua XLV edizione, raccontando in 7 aree tematiche e 22 capitoli i diversi aspetti della comunità e del territorio regionale, dal lavoro alla popolazione, dalla giustizia all’ambiente, dalle infrastrutture alla cultura.

«La conoscenza della realtà è necessaria per deliberare in maniera consapevole – commenta la presidente della Regione Debora Serracchiani -. Il cittadino sente sempre più forte la necessità di orientarsi nella moltitudine di numeri che vengono presentati ed è perciò opportuna una grande attenzione alla qualità e alla validità del dato, che deve provenire da fonti certificate e attendibili. Le cifre contenute nella quarantacinquesima edizione dell’annuario – ha aggiunto la presidente – sono nel solco dei segnali positivi emersi negli ultimi mesi in ambito economico. Inoltre, si conferma la grande vitalità dei cittadini del Friuli Venezia Giulia, protagonisti della comunità regionale attraverso la  partecipazione alle attività sociali, culturali e di volontariato».

Il prodotto interno lordo del Friuli Venezia Giulia è stimato pari a quasi 36 miliardi di euro correnti e secondo le ultime previsioni rilasciate a fine ottobre dall’Istituto Prometeia risulta in crescita sia nel 2014 (+0,8%, Italia -0,4%) sia nel 2015 (+0,9%, Italia +0,8%), con una previsione pari al +1,3% nel 2016. La quota principale del Pil è data dai consumi delle famiglie che nel 2014 è aumentata dello 0,6% rispetto al 2013, per 2.475 euro medi mensili di spesa a famiglia, ed è stimata in crescita dell’1,2% nel 2015. Nel II trimestre 2015 si è intensificata la ripresa del mercato immobiliare, con un aumento tendenziale delle compravendite del 15,2%, superiore al dato italiano (+6,2%). In forte aumento anche i mutui stipulati (+29,7%). Crescita a doppia cifra anche per il mercato dell’automobile: l’aumento tendenziale delle immatricolazioni a settembre 2015 è del 16,9% (+10,1% Italia), con un aumento complessivo nei primi 9 mesi del 2015 del 16,4% rispetto agli stessi mesi del 2014.

Il tasso di disoccupazione nel Friuli Venezia Giulia nel 2014 è stato dell’8,0%, terzo valore più basso a livello italiano dopo Trentino-Alto Adige e Veneto; il 63,1% della popolazione compresa tra 15 e 64 anni è occupato (il 70,9% dei maschi e il 55,3% delle femmine). Secondo i dati della Rilevazione continua sulle forze lavoro dell’Istat per il secondo trimestre 2015, risultano occupate in regione 97.211 persone, valore di poco inferiore allo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre si sono dichiarati in cerca di occupazione 46.000 residenti, pari a 1.200 unità in meno rispetto al primo trimestre dell’anno. Nei primi 8 mesi del 2015 le assunzioni nette (assunzioni-cessazioni di contratti) superano di circa 5.000 unità il valore dello stesso periodo dell’anno precedente. Secondo l’osservatorio sul precariato dell’Inps le assunzioni a tempo indeterminato al terzo trimestre 2015 sono quasi raddoppiate, attestandosi a oltre 20.000 nuovi contratti.

Nel periodo gennaio-luglio 2015 sono aumentati del 4,4% gli arrivi e del 3,9% le presenze turistiche. La destinazione è prevalentemente balneare: Lignano Sabbiadoro e Grado realizzano infatti circa il 60% delle presenze di tutta la regione. A luglio nella fascia montana gli arrivi presso strutture alberghiere sono aumentati del 27,5% mentre le località di mare hanno avuto un incremento di quasi il 10% rispetto allo stesso mese del 2014. Trieste, con 720.000 presenze nel 2014, sta vivendo una crescita che dal 2006 ha avuto un ritmo di +8% annuo e anche a Udine si registra un pari incremento nell’ultimo anno. La componente straniera degli arrivi e delle presenze risulta in costante aumento nell’ultimo triennio: tra i turisti stranieri più di uno su 3 è di nazionalità austriaca, mentre il 18% sono tedeschi.