A Montecchio Maggiore firmato l’accordo interregionale per la nascita del consorzio Pinot Grigio Doc delle Venezie

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Debutto ufficiale al Vinitaly di Verona. Pan: «nasce oggi la 28esima Doc del Veneto». Shaurli: «un anno fa questo risultato sembrava impossibile». Armani: «ora tutti impegnati per i prossimi adempimenti»

PINOT grigio shaurli armani panDebutterà ufficialmente alla prossima edizione del Vinitaly di Verona la nuova Doc Pinot grigio ‘delle Venezie” e del relativo consorzio di tutela. Lo hanno annunciato gli assessori all’agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan, e del Friuli Venezia Giulia, Cristiano Shaurli, con il presidente dell’associazione delle imprese Albino Armani, siglando a Montecchio Maggiore nel Vicentino l’atto costitutivo del nuovo Consorzio per la tutela della denominazione di origine controllata.

Con la costituzione del Consorzio volontario di tutela vini Doc “delle Venezie”, associazione dei produttori e imbottigliatori trentini, veneti e friulani del Pinot Grigio, a partire dalla vendemmia 2017 le uve Pinot grigio raccolte in Veneto, Friuli e Trentino potranno essere quindi commercializzare unicamente con questa denominazione di origine.  Di fatto il NordEst di Italia diverrà il più importante bacino mondiale di produzione di Pinot grigio e il vino potrà avvalersi della protezione delle Doc storiche e della nuova Doc “della Venezie”.

«Nasce oggi la 28esima Doc del Veneto – ha commentato Pan -. Un anno fa non credevo di riuscire ad arrivare a questo risultato che porterà interessanti risvolti economici al territorio. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati e hanno profuso sforzi, anche i funzionari del ministero». «L’operazione portata a termine è un’esperienza unica nel suo genere – ha sottolineato Pan – perché è la prima volta che territori tra loro diversi per storia, tradizione, e anche orientamento politico, trovano una sintesi nell’obiettivo comune di portare a casa un’opportunità per l’intero tessuto economico. Il consorzio di tutela sarà la casa dei produttori dove tutti potranno portare le proprie osservazioni e convinzioni. Insomma un laboratorio dove sperimentare strategie condivise tra tutti gli attori coinvolti».

Soddisfatto anche Shaurli: «il percorso portato a termine è un’esperienza unica nel suo genere perché trova una sintesi nell’obiettivo comune di innalzare complessivamente qualità e tracciabilità del nostro Pinot grigio e portare a casa un’opportunità in più per l’intero tessuto economico; mediando e evitando antagonismi, si è scritta poi una bella pagina di lavoro e collaborazione. Nel settore vitivinicolo, sia per numeri di richieste di nuovi impianti che per crescita dell’export, per l’ennesima volta il NordEst si conferma ormai punto di riferimento italiano: il Consorzio di tutela sarà la casa dei produttori dove tutti potranno portare le proprie osservazioni e convinzioni, un laboratorio dove sperimentare strategie condivise tra tutti gli attori coinvolti in termini agronomici e produttivi, di sostenibilità ambientale e di promozione».

Complessivamente, i vigneti della nuova Doc valgono un potenziale produttivo di quasi 2 milioni di ettolitri (260 milioni di bottiglie) distribuito su oltre 24.000 ettari: 13.400 ettari in Veneto, 8.000 in Friuli Venezia Giulia e quasi 3.000 nella provincia di Trento. Il Pinot Grigio è la quarta varietà di uva coltivata in Italia con una crescita negli ultimi cinque anni pari al 144%. Tutte le bottiglie di DOC “delle Venezie” Pinot grigio saranno poste al consumo con il contrassegno di Stato (fascetta), conformemente alle decisioni dei produttori trentini, friulani e veneti.

Soddisfatto Albino Armani, presidente dell’associazione dei produttori che ha posto le basi del consorzio appena nato, di cui sarà anche il primo presidente: «in un anno abbiamo compiuto un percorso formidabile lavorando tutti quanti in un’unica direzione volta a dare spessore e tutela ad uno dei vini leader della produzione e dell’export enologico italiano. Con la firma di oggi inizia un’ulteriore tappa del percorso che si concluderà il prossimo anno, con l’entrata a pino regime del Consorzio che sarà gestito da 9 membri, tre in rappresentanza di ciascun territorio. Abbiamo ancora tanti adempimenti da effettuare, tra cui l’ottenimento dell’“erga omnes” verso tutte le realtà interessate. A breve daremo anche una struttura minimale al consorzio per affrontare i primi adempimenti, tra cui la presentazione ufficiale al Vinitaly».