Trieste, sottoscritto accordo tra Autorità portuale dell’Adriatico Orientale con Area Science Park

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FVG da Sx Zeno DAgostino Pres Aut Sistema Portuale Adriatico Orientale Debora Seracchiani e Sergio Paoletti Pres AREA Science Park
Scaturiranno 6.000 posti lavoro dallo sviluppo dell’industria manifatturiera tecnologica 

FVG da Sx Zeno DAgostino Pres Aut Sistema Portuale Adriatico Orientale Debora Seracchiani e Sergio Paoletti Pres AREA Science ParkL’Autorità portuale di sistema dell’Adriatico orientale e Area Science Park di Trieste hanno firmato un protocollo di cooperazione che punta ad attirare nello scalo giuliano industria manifatturiera ad alto valore tecnologico.

«L’obiettivo primario è la creazione di posti di lavoro fino a 6.000 unità in 5-10 anni», ha dichiarato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, presente per la firma del protocollo, che si è svolta nel palazzo della Regione; al suo fianco il presidente dell’Autorità portuale, Zeno D’Agostino, e il presidente dell’Area di ricerca, Sergio Paoletti. 

I due enti vogliono collaborare per realizzare un modello di sviluppo industriale innovativo, basato sull’integrazione e la valorizzazione di asset già presenti sul territorio: dalla logistica portuale all’elevata concentrazione di enti di ricerca con personale altamente qualificato. 

«L’obiettivo dell’accordo – ha detto Paoletti – è tradurre la grande massa di conoscenza scientifica del territorio in innovazione industriale, favorendo le attività di impresa e la nascita di posti di lavoro. Posti qualificati, che avranno un effetto positivo sul sistema di formazione dell’Area». Paoletti ha sottolineato anche l’aspetto geopolitico: «i recenti accordi della Regione e di Area Science Park con il centro di ricerca della commissione europea Jrc si incentrano in particolare sulla posizione di Trieste nel panorama geopolitico internazionale. Il protocollo firmato ora con l’Autorità portuale va proprio in questa direzione». D’Agostino ha sottolineato che l’accordo «è già operativo nel concreto e non è soltanto un auspicio per il futuro. Abbiamo dei pool operativi su progetti e prospettive concrete. Il mondo globalizzato richiede ai porti un livello e una qualità dell’interlocuzione che non sono più quelli tradizionali». In questa prospettiva, per D’Agostino l’accordo «consente al Porto di collaborare con le potenzialità del territorio, che dal punto di vista dell’innovazione sono quanto di meglio il mercato globale possa offrire. L’accordo di oggi va inquadrato strategicamente in due filoni fondamentali di sviluppo del porto di Trieste: l’integrazione con il mondo dell’innovazione e della ricerca e l’insediamento di attività ad alto valore aggiunto nei punti franchi. Area Science Park ci permette di approfondire in maniera completa le nostre potenzialità, creando soprattutto un legame solido e proficuo con il mondo globale delle imprese ad alto contenuto tecnologico – ha concluso – che sono uno dei nostri obiettivi per l’insediamento in aree di punto franco».

Per la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, l’accordo tra Area Science Park e l’Autorità portuale di sistema dell’Adriatico orientale è «un’opportunità per spingere il modello dell’industria 4.0» e «investire in uno sviluppo portuale sempre più innovativo». Serracchiani ha sottolineato come l’intesa sia «determinante per l’indirizzo di sviluppo industriale che abbiamo voluto dare al porto, penso ai fondi nazionali investiti in particolare sull’attività logistica e sul sistema ferroviario». Ha inoltre posto l’accento «sul forte impatto occupazionale del progetto: per Trieste e per la regione dare vita a soluzioni come questa significa creare spazi industriali per una manifattura orientata al futuro».