Pedrotti: “uno stabilimento per un nuovo modo di costruire case e edifici di ogni tipo in modo rapido e nel rispetto dell’ambiente”
Cresce sempre più la penetrazione del legno nel costruire grazie alle nuove metodiche che prevedono l’impiego di pannelli di legno realizzati mediante la collatura di diversi strati di assi d’abete tra loro incrociate (cosiddetta tecnica “X-lam”) studiata e brevettata dall’istituto Ivalsa-Cnr. Grazie all’impiego del legno, si possono realizzare edifici di ogni forma e dimensione in tempi ridotti, con costi predefiniti grazie alla prefabbricazione e al successivo montaggio sul cantiere e rispetto dell’ambiente che impiega solo legno proveniente da foreste certificate.
Il promotore della nuova avventura imprenditoriale, Silvio Pedrotti, un artigiano con alle spalle un’esperienza pluridecennale nel campo della produzione di finestre in legno lamellare certificate CasaClima a basso consumo energetico (sua, tra l’altro una delle pochissime finestra basso-emissiva con vetrocamera a 4 lastre) che ora guarda al futuro del costruire, anche per “stimolare” un mercato che oggi è fiacco: “di produttori di finestre il mondo è pieno e soffriamo una notevole concorrenza, destinato progressivamente a calare. L’unico modo per sopravvivere è innovare e credo che il settore dell’edilizia in legno sia il futuro, specie per un’azienda come questa che della lavorazione del legno ha fatto la sua filosofia di vite” dice Pedrotti illustrando il nuovo stabilimento costruito appositamente per la costruzione dei pannelli che hanno una dimensione massima di 3,20×112,80 metri con spessori variabili da 7 a 30 centimetri, costato oltre 3,5 milioni di euro, che occupa 46 dipendenti su una superficie di 4.000 metri quadri coperti.
Una costruzione in legno ha numerosi vantaggi rispetto ad una tradizionale in laterocemento con mattoni e cemento armato: “innanzitutto, la provata antisismicità nel caso di terremoti anche forti come hanno dimostrato le sperimentazioni condotte in Giappone con modelli di edifici a 7 piani costruiti con i pannelli X-lam; poi, la sostenibilità ambientale perché il legno di abete viene coltivato come qualsiasi altra pianta in foreste certificate; infine, la resistenza al fuoco, decisamente superiore rispetto al cemento armato, che nel nostro caso è migliorata di una mezz’ora rispetto ad un pannello X-lam standard grazie all’impiego di una struttura a quattro livelli invece dei tradizionali tre” spiega Pedrotti che guarda anche a chiudere il ciclo produttivo: “anche se stiamo attendendo la risposta del mercato, il nostro obiettivo è quello di produrre una componentistica finita totalmente italiana con il montaggio di serramenti e di cappotto, allo stato di grezzo avanzato, lasciando al montatore finale in cantiere la posa di cavi e tubi idraulici sul posto, senza escludere in un prossimo futuro di offrire il ciclo completo con la costruzione ‘chiavi in mano’ dell’intero edificio”.
Una casa massiccia, certificata CasaClima con in corso la certificazione Leeds e Arca, tutta realizzata con pareti strutturali massicce, interne ed esterne, pronte da intonacare o con finitura a vista, in modo da esaltare anche nell’aspetto la bellezza del legno. Intanto, l’avventura della nuova sfida imprenditoriale di Silvio Pedrotti è iniziata con un originale taglio: un’asse d’abete posta su due cavalletti segata a quattro mani dallo stesso Pedrotti e dal governatore della provincia di Trento, Lorenzo Dellai, che ha dimostrato una notevole abilità di falegname.
