Trentino, le “Strade del Vino” passano da cinque ad una

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Strada del vino trentino logoLa “nuova” Strada del vino e dei sapori del Trentino. Mellarini: “un percorso virtuoso che punta a fare rete”

Cambia la geografia delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino. Le cinque attuali si fondono, dal primo gennaio, dando vita ad una nuova realtà. Un progetto di riassetto della gestione voluto dagli attori del territorio e sostenuto dall’assessore al turismo della provincia di Trento, Tiziano Mellarini, e dai vertici di Trentino Marketing, che punta a “fare rete” ed ottimizzare la promozione, razionalizzando i costi e coordinando maggiormente le azioni di comunicazione.

Il nuovo soggetto, denominato “Strada del Vino e dei Sapori del Trentino”, nasce dalla “fusione” delle precedenti strade di Vallagarina, Lago di Garda e Dolomiti di Brenta, Colline avisiane Faedo e Valle di Cembra, Piana Rotaliana, Trento e Valsugana. Un territorio molto vasto, di oltre 3.600 kmq, che racchiude al proprio interno circa il 70% della superficie provinciale, qualificandosi così come uno dei soggetti di promozione enogastronomica più vasto a livello italiano, anticipando tra l’altro, una scelta di riassetto organizzativo con cui molte realtà dovranno confrontarsi nei prossimi anni per superare il frazionamento attuale.

Un dato su tutti: mentre in Spagna e in Francia vi sono non più di una ventina di “Strade dei sapori”, in tutta Italia se ne contano oltre 150.”Questa unificazione – ha detto Mellarini – rappresenta un risultato molto importante, frutto di un percorso virtuoso finalizzato a fare sistema. Un’idea nata quattro anni fa, che nasce da precise considerazioni di marketing territoriale con l’obiettivo di far crescere l’agroalimentare trentino valorizzandone le potenzialità anche in chiave di comunicazione e promozione turistica”.La fusione delle cinque realtà nella nuova “Strada dei Vini e dei Sapori” è stata deliberata dall’assemblea dei 450 soci afferenti, tenutasi il 21 novembre, che ha rappresentato il punto di arrivo di un percorso iniziato già nel 2008 con i primi abboccamenti, tesi a prefigurare uno schema che prevedesse una sola “strada” per tutto il Trentino. Sono seguiti poi mesi di confronto e di ascolto degli attori territoriali. L’accordo è stato perfezionato adottando il nuovo schema a tre soggetti, che salvaguardia le specificità di tutti i territori: accanto alla “Strada dei Vini e dei Sapori” permangono infatti quelle della Mela, che interessa le Valli di Non e Sole, e dei Formaggi, che comprende Fiemme, Fassa e San Martino di Castrozza.“Questo risultato – ha detto Francesco Antoniolli, già presidente della ‘Strada dei sapori di Trento e Valsugana’ e fra i promotori dell’unificazione – è stato raggiunto grazie all’apporto dei nostri 450 soci, che hanno creduto a questo progetto e lo hanno sostenuto”.Assieme ad Antoniolli, hanno presenziato alla conferenza stampa anche i presidenti delle altre quattro Strade protagoniste della fusione, Carlo Filiberto Bleggi (Lago di Garda e Dolomiti di Brenta), Paolo Malfer (Vallagarina), Rosario Pilati (Colline avisiane Faedo e Valle di Cembra), Corrado Gallo (Piana Rotaliana), che hanno confermato l’attenzione dei territorio attorno a questa scelta unitaria tesa a rafforzare la promozione con maggiore “massa critica” ed efficienza.

La “Strada del Vino e dei Sapori del Trentino” avrà il proprio quartier generale a Villazzano, presso la splendida Villa de’ Mersi concessa in comodato dal Comune di Trento, che fungerà sia da sede amministrativa sia da luogo di incontro e accoglienza, grazie allo splendido giardino-parco. Al timone del neonato soggetto, che avrà la forma giuridica dell’associazione riconosciuta, vi sarà, per i primi tre anni di “legislatura”, un gruppo di gestione composto dai cinque presidenti della precedenti Strade che, dal primo gennaio, eleggeranno al proprio interno un presidente e un vicepresidente per essere subito operativi. A coadiuvarli vi saranno gli attuali coordinatori, ciascuno con un ambito di lavoro ben definito.

A rappresentare graficamente la nuova associazione c’è un nuovo marchio che rappresenta un acino d’uva con il profilo delle montagne e quello di un calice di vino. Il tipo di carattere usato ricorda quello dei manifesti di Fortunato Depero. Poi, spazio alla promozione, con il vino a rappresentare la punta di diamante e il comun denominatore di un patrimonio enogastronomico vasto e ricco.

La nuova “strada” punta molto anche su cultura, montagna ed eventi, con un occhio a manifestazioni come Vinitaly, Mostra dei Vini e D.O.C. (Denominazione di origine cinematografica) e alle sinergie con soggetti come Trentino Marketing e Istituto Trento doc.Una conferma, in questo senso, è venuta da Paolo Manfrini, direttore generale di Trentino Marketing: “il riassetto delle Strade dei sapori apre nuove opportunità anche per la collaborazione con i responsabili della promozione territoriale, Trentino Marketing in testa, rappresentando un’opportunità in più dal punto di vista della progettualità comunicativa”.