Croazia: a Plenkovic il mandato di formare il nuovo governo formato da conservatori e populisti

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unione europea Andrej Plenkovic premier croazia
Il primo ministro della croazia, Andrej Plenkovic.u
Al diplomatico di carriera espressione dell’Unione Democratica Croata una maggioranza di 91 deputati sui 151 eletti 
 

Andrej Plenkovic premier croaziaIl diplomatico di carriera ed eurodeputato Andrej Plenkovic, capo dell’Unione democratica croata (Hdz), maggiore partito conservatore in Croazia, ha ricevuto dalla presidente della Repubblica Kolinda Grabar Kitarovic l’incarico di formare il nuovo governo.

Plenkovic ha ottenuto l’incarico dopo aver presentato alla presidente Kolinda Grabar-Kitarovic le firme di 91 deputati dei 151 eletti alle elezioni anticipate lo scorso 11 settembre, dimostrando con ciò di avere un chiaro appoggio in Parlamento. Tale consenso parlamentare è il risultato di un mese di intesi negoziati tra Plenkovic, il cui Hdz ha vinto le elezioni ma con una maggioranza relativa, e il partito centrista Most (Ponte), decisivo per la stabilità del governo. L’appoggio è stato garantito anche da tutti i rappresentati delle minoranze etniche, inclusa quella italiana e serba, e da alcuni partiti minori che non faranno parte del governo, ma sono convinti che in questo momento il Paese abbia bisogno di stabilità e governabilità. 

Plenkovic ha ora un mese di tempo per preparare il programma di governo, nominare i ministri e chiedere la fiducia in Parlamento. Si prevede tuttavia che il nuovo esecutivo sarà confermato già la settimana prossima. Il futuro governo avrà una composizione molto simile a quello sfiduciato tra scandali e dissensi interni a giugno, dopo appena cinque mesi in carica, ma questa volta con una maggioranza molto più stabile. Inoltre, Plenkovic ha spostato la barra verso il centro abbandonando la retorica nazionalista, segnalando di voler rinunciare a una politica divisiva, conflittuale e per certi versi intollerante attuata dal proprio predecessore alla guida del centro-destra in Croazia.

L’accordo garantisce a Most, oltre alla carica di presidente del Parlamento, ma solo per i primi due anni della legislatura, anche quattro ministeri (interni, giustizia, ambiente e pubblica amministrazione).