Guerra in Ucraina: fornire armi non conquista la pace

Luscia: «è storicamente provato che la disponibilità di armi non facilita la conclusione di un conflitto e i maggiori danni sono a carico della popolazione civile». 

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guerra in ucraina

Il dubbio è quasi amletico: nella guerra in Ucraina fornire armi al governo ucraino per difendere il paese contro l’aggressione russa può portare la pace? La domanda la si è posta il consiglio comunale di Rovereto, unica “Città della Pace” in Italia, realtà che ospita la Fondazione Opera Campana dei Caduti, organismo per promuovere la pace riconosciuta dall’Onu, che ha discusso per oltre 5 ore sul tema.

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La situazione in Ucraina è decisamente complessa, dove s’incrociano diverse situazioni non sempre conosciute ma che, messa una dietro l’altra, fanno emergere scenari inediti, dove l’Ucraina è ridotta ad essere un teatro di guerra dove si confrontano due schieramenti globali, Stati Uniti e Russia, con i primi interessati più a ridimensionare le ambizioni di Vladimir Putin che a difendere l’integrità ucraina. Avendo nell’obiettivo anche il passo successivo: la Cina.

In questa puntata di “Focus” di “ViViItalia Tv”, l’esperto in comunicazione e analisi politica, Gianfranco Merlin, e il direttore de “il NordEst Quotidiano”, Stefano Elena, intervistano sulle conseguenze della guerra in Ucraina Marco Luscia, docente di teologia ed estetica e presidente dell’Associazione “Albero dei Forti”.

Buona visione.

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